Quella di “tappare” le buche lungo le strade cittadine qualche settimana prima delle elezioni è una tradizione che probabilmente è venuta alla luce dal momento che sono state istituite le “libere elezioni, o, per meglio dire, da quando c’è la Repubblica, prima di allora non si poteva fare (c’era il Re). Questa forma di “attrazione” da parte dei soggetti interessati” verso gli elettori ha piano piano lasciato una convinzione che forse è meglio sfatare, in quanto quelli che credevano a queste forme di “incoraggiamento elettorale” si fermano agli ultimi anni ’90.
Se personalmente dovessi dare un giudizio su questa “pratica”, comune in tutta la nostra penisola, direi che sarebbe ora di smetterla, tuttalpiù perché qualche cittadino (come me) si sente preso in giro; non sono solo le strade ad avere “attenzione” nel periodo elettorale, vengono rifatte anche le segnaletiche, ed altre sistemazioni varie, ma questo dipende dalla disponibilità che hanno gli enti preposti; diciamo che in varie occasioni tutte le città (piccole e grandi) subiscono un “certo abbellimento”, e che io ricordi fin da quando ero ragazzo, questa tradizione si è sempre mantenuta fino ai giorni nostri.
Qualcuno potrebbe dire che, ci vorrebbero “elezioni tutti gli anni”, così per fare in modo che nei vari comuni ci fosse più lavoro, almeno per i disoccupati (potrebbe essere un idea), sarebbero impegnati a fare manutenzione alle opere pubbliche, ma non credo che oramai i fondi sono finiti. È già tanto se si “tappano le buche”. Quello che tuttavia non riesco a capire, è il semplice fatto che quando ci sono le elezioni “sbucano” fuori i soldi, mentre in altri periodi dell’anno non ci sono.
Che dire? Francamente sto cominciando a credere che le persone che si recano alle urne siano sempre le stese (o quasi), sono propenso a pensare che probabilmente sono le stesse a cui sta a cuore la manutenzione delle strade e più in generale del territorio; personalmente dubito che ai disoccupati questi “particolari” possano interessare. Le buche stradali sono un problema che assimila tutto il nostro Paese, in alcune strade le stesse buche sono “voragini”, colpa di un sistema che non riesce a fare fronte economicamente a tutte le realtà di cui un territorio ha bisogno.
Forse non ci sarebbero i presupposti per fare le elezioni ogni anno, ma per riparare le buche stradali si potrebbe ricorre alle elezioni del “consiglio di classe” nelle scuole, oppure, alle elezione dei “comitati di quartiere”, probabilmente non hanno la stessa importanza di quelle più conosciute, ma sempre elezioni sono!
Dove abito io le buche stradali sono state sistemate proprio nell’ultima settimana antecedente le elezioni regionali, non dirvi se è un caso (che tempismo), ma credo che la tradizione continui, d’altronde fa sempre parte della storia del nostro Paese.
Se volete commentare, o, correggere quanto scritto, oppure se ricordate anche voi questa tradizione “elettorale”, vi invito a lasciare un vostro messaggio. Grazie.