La truffa del formaggio è stata messa in opera da una fantomatica signora di origini francesi, Gilberte Van Erpe, 74 anni, ora sotto processo a Parigi, la stessa è stata accusata di frode per avere venduto in Cile, un kit “prodigioso per fare un formaggio particolare (magico), da vendere poi alle case produttrici di cosmesi. Il kit miracoloso ha fruttato all’anziana “truffatrice” una somma abbastanza elevata (circa 14 milioni di euro), che risulta essere una tra le più grandi truffe della storia di quel paese.
il kit venduto attraverso diversi “canali” veniva offerto al costo di 350 euro, gli acquirenti sono stati attirati con la promessa di enormi guadagni quando il “formaggio” da loro prodotto, sarebbe stato venduto come materia prima per creare prodotti di bellezza.
Ovviamente la signora in questione non ha fatto tutto da sola, con lei sembra ci siano stati alcuni complici (almeno tre) anche loro, si trovano ora a processo. Secondo i resoconti dei media francesi, la truffa ha attirato circa 5.500 persone in Cile, per meglio far sembrare tutto reale, i “furbetti del formaggio” avevano inizialmente convinto le loro “vittime” elargendo loro alcuni “dividendi” promessi all’inizio, i malcapitati visto il successo iniziale, si erano convinti che investire grandi quantità di denaro in questa “impresa” fosse la cosa giusta, ma visto l’epilogo, si sono ritrovati con il classico “pugno di mosche.
La truffa in questione aveva preso il via in Messico diversi anni fa, per poi spostarsi in in Perù, e concludendosi in Cile. Da quanto è emerso dalle indagini, fortunatamente il “formaggio” ottenuto dal kit venduto non è stato usato a scopi alimentari, ne tanto meno è stato utilizzato per produrre mangimi per animali. Molto probabilmente il “formaggio magico” aveva lo scopo di essere ceduto alle case che producono prodotti di bellezza, lo stesso avrebbe avuto un potere (immaginario) di “sbiancare” la pelle, ma in realtà era del tutto inutile.
La signora Gilberte Van Erpe, era stata arrestata già nel 2008 a Nizza, su segnalazione delle autorità cilene che avevano denunciato i fatti in Francia, ma la signora tuttavia, ha evitato l’estradizione per via della sua età, e delle sue condizioni di salute.
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