La Francia ha deciso di dare un segnale concreto contro gli sprechi alimentari, una legge prevede che i supermercati che hanno del cibo avanzato, o, prossimo alla scadenza, e che quindi non può essere venduto al pubblico, venga devoluto alle associazioni di beneficenza che si occupano di persone bisognose; secondo quanto stabilito, i negozi di più di 400 mq avranno tempo fino al Luglio 2016, per firmare “contratti” con enti di beneficenza o banche alimentari, per iniziare a dare loro i prodotti invenduti.
Le catene di supermercati, per quanto riguarda questo contesto hanno fatto sapere che sono d’accordo, tuttavia, questa nuova “novità” avrà dei costi supplementari, in quanto lo stoccaggio, e il relativo trasporto delle derrate alimentari avanzate, richiederanno personale, e camion in più.
Anche la Federazione per il Commercio all’ingrosso, e al dettaglio tramite il suo portavoce Jacques Creysse fa sapere che, è sbagliato puntare il dito contro i grandi supermercati quando quest’ultimi rappresentano solo il 5% dei rifiuti alimentari in Francia.
Quello degli “avanzi” alimentari che ogni anno finiscono in discarica, ma che sono ancora commestibili, è un grande problema sociale; basti pensare a quante tonnellate di cibo ogni giorno viene buttato nella spazzatura senza nemmeno essere aperto, è questo solo perché la confezione è scaduta da qualche giorno.
Se facessimo un piccolo calcolo in quantità, di alimenti che ogni giorno vanno gettati nella spazzatura, risulterebbe che quanto perduto basterebbe a sfamare gran parte delle popolazioni che non hanno ancora cibo a sufficienza per campare.
Se la Francia in questo contesto ha pensato bene di imporre tale recupero, sarebbe opportuno che anche il resto dei paesi europei (compreso il nostro), adottasse una legge del genere, almeno si sopperirebbe in parte alla mancanza di cibo nelle mense per poveri, per il resto, sarebbe un dovere di tutti noi, stare attenti a quanto consumiamo, e a quanto sprechiamo.
Se volete commentare (e mi auguro lo facciate), o, correggere quanto scritto, oppure se conoscete altri particolari su questa legge francese sullo spreco alimentare, e volete aggiungerli nel post, vi invito a lasciare un vostro messaggio. Grazie.