25 aprile 1945: una data incisa nella storia italiana, un giorno che segna la liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Un giorno di gioia immensa dopo anni di buio e sofferenza, un giorno che ha sancito la nascita della Repubblica Italiana.
Ma il 25 Aprile non è solo festa e celebrazione, è anche memoria. Memoria di un passato tragico, di vite spezzate, di un’Italia oppressa dalla dittatura. Memoria di chi ha combattuto con coraggio e sacrificio per la libertà, dei partigiani che hanno resistito all’oppressione, dei cittadini comuni che hanno detto “no” al fascismo.
Tracce di memoria che ritroviamo nei luoghi simbolo della Resistenza: Milano, Porta Nuova: dove il 25 aprile 1945 si svolsero gli scontri più cruenti tra partigiani e nazifascisti. Torino: Piazza Castello, teatro dell’insurrezione popolare che liberò la città. Roma: Porta San Giovanni, da dove partirono i cortei dei romani per celebrare la liberazione. Fosse Ardeatine: il luogo dove i nazisti trucidarono 335 civili romani in rappresaglia all’attentato di Via Rasella.
Il 25 Aprile è un monito a non dimenticare gli orrori del passato e a custodire i valori di libertà e democrazia. È un giorno per riflettere su quanto sia importante difendere i diritti umani e contrastare ogni forma di intolleranza e discriminazione.
Un giorno per ricordare i nostri eroi e per costruire un futuro migliore, basato sulla pace, sulla giustizia e sulla solidarietà.
Oltre ai luoghi simbolo, la memoria del 25 Aprile vive anche: nei musei e nei centri di documentazione dedicati alla Resistenza. Nei libri, nei film e nelle canzoni che raccontano le vicende di quel periodo storico. Nelle testimonianze dei sopravvissuti e nelle storie tramandate di generazione in generazione.
È importante che tutti, soprattutto i giovani, conoscano la storia del 25 Aprile e comprendano il valore della libertà e della democrazia.
Perché il 25 Aprile non è solo un giorno del passato, ma è un giorno che appartiene al nostro presente e al nostro futuro.