Non smettono assolutamente questi spiacevoli atti di violenza gratuita nei campi da calcio, a farne le spese questa volta non è un calciatore bensì un semplice “raccattapalle”, persone (in genere ragazzi/ze che si posizionano a bordo campo sempre pronti a rimettere in gioco il pallone. l’odioso episodio si è “consumato” mentre mancavano pochi minuti al fine di una partita, in questo contesto i secondi delle lancette diventano preziosi soprattutto se per qualificarsi in finale è necessario fare un gol.
Diventa alquanto chiaro che pure i “raccattapalle” in questi casi sono (loro malgrado) protagonisti e devono fare la loro parte, solitamente la dovrebbero fare nel modo più obbiettivo possibile ma non sempre è cosi, in un contesto cosi “delicato” affrettare o rallentare la ripresa del gioco diventa determinante.
Questo è un classico caso dove il protagonista (raccattapalle) giovane incaricato al recupero dei palloni nello stadio del Corinthians, a San Paolo, viene spinto in malo modo da Adriano (Adriano Bispo dos Santos ) centrocampista difensore del Santos. Causa la fretta di quel momento, Il compagno di squadra di Neymar, non gradisce il modo in cui il raccattapalle allontana astutamente il pallone, è lo spintona di brutto fino a farlo cadere.
Purtroppo Adriano e compagni erano alla ricerca di una rete che avrebbe assicurato l’accesso alla finale della Copa Libertadores. Il giovane non ha riportato contusioni, ma è rimasto per terra sofferente.
Di solito questo comportamento viene punito dall’arbitro con l’ espulsione, o comunque una ammonizione, ma in questo caso Adriano non viene castigato come meriterebbe.
La gara è finita 1 a 1 e con questo risultato il Corinthians, potrà disputare la finale di “Copa Libertadores”, mentre “Alla squadra” di Neymar questa volta è andata “male”.
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Caspita, per fortuna che gli ha dato solo uno spintone.
haha bella proprio questa