Tra le calli più suggestive di Venezia si nasconde un luogo intriso di storia e mistero: il Sottoportego dei Preti, un passaggio avvolto dal silenzio, dove il tempo sembra essersi fermato. È qui che si narra una delle leggende più affascinanti della Serenissima, quella del “Cuore Rosso di Venezia”, un simbolo d’amore eterno, di passione e di destino tragico.

Ci sono pareri e storie contrastanti su questa leggenda, alcuni parlano di una sirena trovata impigliata nella rete dal pescatore Orio, altri parlano di questa storia che racconta di Lucia, una giovane veneziana di nobile famiglia, e Pietro, un semplice pescatore della laguna. I loro mondi erano lontani per ceto e destino, ma i loro cuori si erano trovati in un amore puro e travolgente. Si incontravano in segreto proprio sotto il Sottoportego dei Preti, un luogo nascosto tra le calli, dove le ombre li proteggevano dagli sguardi indiscreti.

Per anni, il loro amore si nutrì di furtivi sussurri, di promesse sotto la luce tremolante delle lanterne e di sogni che sembravano troppo grandi per la rigida Venezia del passato. Ma la famiglia di Lucia non accettò l’unione e decise che la ragazza doveva essere promessa a un uomo più adatto al suo rango.

Quando Lucia venne costretta a sposare un ricco mercante, il dolore di Pietro fu insopportabile. Nella notte prima delle nozze, i due innamorati si incontrarono per l’ultima volta sotto il Sottoportego dei Preti, giurandosi amore eterno e promettendo di ritrovarsi, in questa vita o in un’altra.

La leggenda narra che, proprio in quel punto, Lucia posò la mano su un mattone del sottoportego e tracciò con il dito un piccolo cuore, simbolo della loro promessa. La giovane lasciò a Pietro un medaglione d’argento, che aveva portato con sé fin dall’infanzia, come pegno d’amore e ricordo di quella notte.

Quando l’alba illuminò Venezia, Pietro scomparve nelle acque della laguna, lasciandosi trasportare dal dolore. Lucia, ormai intrappolata nel suo destino, visse una vita senza amore, ma ogni notte, in segreto, tornava al sottoportego e sfiorava quel cuore disegnato sulla pietra.

Si narra che, molti anni dopo la morte di Lucia, il piccolo cuore inciso sulla parete del sottoportego sia diventato rosso, come se il dolore degli amanti avesse lasciato un segno indelebile sulla pietra. Ancora oggi, passeggiando sotto il Sottoportego dei Preti, è possibile vedere quel cuore scolpito nel tempo, un dettaglio che sembra quasi farsi più vivido nelle notti umide e nebbiose.

Alcuni raccontano di aver sentito, nelle ore più silenziose, i sussurri di due amanti, un lieve sussurro trasportato dal vento tra le calli. Altri giurano che, nei riflessi tremolanti dell’acqua vicino al sottoportego, appare ancora l’ombra di un uomo in attesa, come se Pietro non avesse mai smesso di aspettare Lucia.

La leggenda del “Cuore Rosso di Venezia” legato al Sottoportego dei Preti è una delle tante storie che rendono Venezia un luogo senza tempo, dove l’amore e il mistero si intrecciano a ogni angolo. Quel cuore inciso nella pietra continua a raccontare la promessa infranta di due giovani che volevano solo amarsi, senza barriere né imposizioni.

Forse, nella prossima passeggiata tra le calli, qualcuno troverà ancora quel piccolo cuore scolpito sulla parete e sentirà il battito lontano di un amore che, nonostante tutto, non ha mai smesso di vivere.

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