Purtroppo è un dato di fatto, succede ai disoccupati specialmente quelli di una certa età senza reddito e con diversi anni di disoccupazione alle spalle. I disoccupati “crollano” anche perché con il passare del tempo vedono la loro famiglia sempre più in difficoltà, se poi uniamo il fatto che i loro figli fanno molta “fatica” a trovare lavoro il tutto diventa un mix micidiale che intacca la dignità e ti logora dentro fino a farti “scoppiare”.
Ormai sono diversi anni che questo genere di persone ormai stremato si “lascia andare” fino ai gesti più estremi che poi leggiamo sui quotidiani, oppure sono costretti a fare piccoli furti nei supermercati per tirare avanti, ma ovviamente in questo caso vengono sempre scoperti (i disoccupati quelli veri non sanno rubare, al contrario di certa gente che ruba milioni di euro infischiandosene altamente dello stato sociale, e se scoperti non rischiano quasi nulla perché protetti da leggi che loro stessi si sono fatti!), e puniti anche in modo abbastanza esemplare.
Questa introduzione per esporre un fatto realmente accaduto e che testimonia quanto detto sopra. Ho potuto proporvi questo “post” grazie ad un nostro collaboratore del “GidiferroTeam” (Claudio), che si trovava nella zona di Mira in provincia di Venezia per realizzare un filmato sui disoccupati, e conoscendone uno si è recato sul posto.
Fabrizio (nome di fantasia) fa parte dei disoccupati da anni, da quando la fabbrica di Porto Marghera dove lavorava ha chiuso nel lontano 2008, lasciando per strada tutti i dipendenti. Fabrizio è un over 50, e ormai da tre (3) anni è rimasto senza reddito, qualche giorno fa chiede in prestito ad un vicino l’ attrezzatura per tagliare l’ erba, pensa che magari tagliando la vegetazione del giardino condominiale e sistemando il resto qualcuno possa “regalargli” qualcosa.
Un vicino gli da un taglia erba, e un decespugliatore entrambi con la benzina, dopo aver tagliato l’ erba con il classico tosaerba a quattro ruote, utilizza il decespugliatore per rifinire gli angoli e le parti dove il taglia erba tradizionale non “arriva”, lavora circa cinque (5) minuti con il decespugliatore dopodiché lo stesso si spegne e non ne vuol più sapere di ripartire, Fabrizio comincia ad innervosirsi, e porta il decespugliatore in garage per ripararlo (casualmente Fabrizio era un ex meccanico), dopo aver messo in atto tutto quanto era di sua competenza la “macchinetta” non riparte, a quel punto Fabrizio (vuoi per la sua situazione drammatica, vuoi perché la sua famiglia è in seria difficoltà) perde le staffe e quasi accecato dalla furia scaraventa il decespugliatore a ridosso di una muretta in cemento armato tante volte quanto basta per distruggerlo e renderlo inservibile.
Passato l’ “attimo” di collera, Fabrizio, si rende conto che ha fatto una cavolata perché dovrà ripagare l’ attrezzo con i soldi che non ha.
Se volete commentare questo purtroppo drammatico episodio vi invito a farlo. Grazie.
Ormai ci hanno portato all’ esasperazione, parlano parlano e di lavoro neanche l’ombra!