Non va bene, anche questo ennesimo anniversario del Primo Maggio (2014) ci restituisce un quadro sulla disoccupazione ancora più drammatico degli anni scorsi. Siamo nel pieno di un’ emergenza sul fronte occupazionale, le aziende invece di “ripartire” continuano a chiudere lasciando senza lavoro milioni di persone.
Siamo oramai al 13% di disoccupati nel nostro paese, ma le cifre (quelle reali) sono molto più alte, e se poi aggiungiamo che il numero dei disoccupati reali (padri e madri di famiglia), hanno a loro volta persone a carico allora il quadro complessivo diventa allarmante perché le persone in difficoltà diventano un numero imprecisato.
Quello che mi preoccupa maggiormente è il fatto che chi dovrebbe interessarsi seriamente a questo grave problema sociale non fa nulla di realmente concreto che possa dare una svolta decisiva sul problema occupazionale. Assisto anno per anno, mese per mese, e giorno per giorno ai soliti “proclami” che non portano a nulla, nulla!
I tutti i governi che in questi ultimi 20 anni si sono succeduti (sia di destra che di centro – la sinistra è scomparsa) hanno solo peggiorato la situazione creando solo disoccupazione invece di sostenere un già allora sistema delicato occupazionale. Si è fatto tutto al contrario di tutto, senza pensare alle conseguenze di chi vive con il solo reddito da lavoro dipendente, e autonomo salvaguardando solamente i redditi più alti e la solita poltrona (intoccabile).
Oggi chi rovina l’ economia mondiale si aumenta i premi (il controllore e il controllato sono la stessa persona), chi ha i soldi può infrangere le leggi sapendo benissimo che lo può fare. I sindacati (almeno una parte) che avevano almeno il diritto morale di controllare, e quantomeno opporsi a questo che è stato uno scempio nei confronti della classe operaia si sono sempre astenuti da tale comportamento, e questo purtroppo ha portato il nostro paese nel disastroso stato sociale in cui si trova adesso.
Non ci sono più soldi per sostenere il già precario sistema occupazionale, quello che ogni anno dovrebbe essere il decisivo per far ripartire l’ economia diventa sempre di più un miraggio. In questo 2014 avremmo come di consueto degli incentivi su tutti i fronti, potremmo di nuovo cambiare l’ automobile, i frigoriferi e le lavatrici, ci saranno soldi in più nella busta paga grazie ad una serie di detrazioni fiscali che probabilmente ci costeranno molto di più di quello che ci elargiranno.
Incentivi e soldi solo per chi lavora, i disoccupati restano come al solito al palo, anzi, è probabile che si vedranno peggiorare la loro situazione questo perché i soldi e gli incentivi sono per chi lavora, mentre le tasse e i tagli ai servizi essenziali riguardano tutti!
Siamo in piena emergenza del lavoro, e questo Primo Maggio 2014 sa di “amaro”, ormai è divenuta solo una festa che io potrei definire “paesana”. Non ci sono andato alle celebrazioni di questo Primo Maggio, mi scuserete ma quella che dovrebbe essere una festa dell’ lavoro manca di un punto fondamentale, il lavoro appunto.
Basta con i soliti sorrisi, ora ci vogliono fatti concreti. Forse mi pentirò in seguito di questo mio comportamento, ma spero che qualcuno in più in là, mi dia ancora la fiducia in quella che era una manifestazione nazionale a cui non sono mai mancato da quando ho cominciato il mio cammino lavorativo, 38 anni, e scusate se è poco!
Se volete commentare fatelo. Grazie.
Nooo! la crisi sta per finire dopo ci sarà lavoro per tutti. Dopo però.