Non sono un’ esperto di patate le mangio perché mi piacciono molto ma purtroppo non ho una “cultura” su questo tubero originario dell’ America.
Tutto quello che so su questo argomento (patate) sono solo ricordi di scuola elementare e nient’altro, so per certo che sono state importate in Europa e di conseguenza in Italia dopo la scoperta dell’America ma nel nostro Paese, non ebbero subito un gran successo nel senso che “i governati dell’ epoca per far conoscere le patate alla popolazione che diffidava di questo tubero furono costretti a recintare le coltivazioni facendo credere che quello che si coltivava in quei campi fosse un prodotto pregiato, da li in poi le “cose” andarono molto meglio in quanto il trucco funzionò e la patata fu prodotta su larga scala”.
Dall’America oltre alle tradizionali patate furono importati diversi prodotti tra questi anche le patate dolci e una varietà di piante che hanno fatto crescere il ricambio alimentare in Europa e in altre parti del mondo. Ma perché sto parlando di patate?
Era molto che mi veniva in mente questo argomento avendo lavorato (negli anni ’90) qualche tempo sugli Appennini Bolognesi e di conseguenza mi trovavo a passare proprio dalla località di Tolè dove si produce una qualità di patata dal gusto “superiore”, ho ricordi abbastanza vaghi di quel periodo ma non ho dimenticato di avere acquistato (insieme ad altri colleghi di lavoro) diversi chilogrammi di patate di Tolè proprio sul posto, non ho nemmeno dimenticato il colore particolare della terra di quella zona, una terra sciolta e di un colore scuro che conferiscono alle patate un sapore unico.
Quello delle proprietà particolari del terreno di Tolè e tutta la zona di Vergato è solo un particolare importante, ma quello che più caratterizza la patata di Tolè sono il lavoro e la passione di tutti i contadini che coltivano le patate. Le ho mangiate in diversi modi, fritte, al forno e ho fatto gli gnocchi, non vi posso descrivere il sapore (buonissimo) ma vi posso consigliare di “assaggiarle” perché non ve ne pentirete.
La produzione di Patate a Tolè non è in grado ovviamente di soddisfare il fabbisogno nazionale di questo tubero e nei supermercati e botteghe di frutta e verdura è difficile trovarle, ma ci sono. Io qualche tempo fa ne ho acquistati diversi chili qui in provincia di Venezia, ma mi è rimasto il dubbio se realmente erano patate di Tolè o si trattava di una contraffazione (molto di moda in questi ultimi decenni.
Oltre alle patate, nella zona (non ricordo se prima o dopo Tolè) si può trovare una fonte di acqua minerale naturale chiamata Cerelia (anche questa bevuta) buonissima. Altro ricordo che mi sovviene è quello che riguarda Bob Dole, famoso personaggio politico Americano che durante la seconda guerra mondiale fu ferito gravemente proprio da quelle parti, ma una famiglia del posto riuscì a metterlo in salvo dai Tedeschi nascondendolo nella loro casa (quest’ ultimo particolare è da verificare).
Avete mai mangiato le patate prodotte nella terra di Tolè? Lasciate un vostro commento. Grazie.