Potrebbe essere una di quelle notizie da “prima pagina”, probabilmente è già successo un fatto analogo di una famiglia che nella dichiarazione dei redditi va a credito di pochi euro e che la restituzione in busta paga da parte del datore di lavoro viene fatta a rate mensili ma personalmente non me lo ricordo.
Stiamo parlando veramente di cifre oltre il “ridicolo”, insomma si tratta di un credito di soli due euro (2 euro) il valore di un pacchetto di caramelle (forse), poco piùdi un litro di benzina, e in alcuni casi non bastano a comprare una bottiglia d’ acqua in un bar. Ma vediamo nei particolari questa che nel mio gergo di Blogger chiamo “notizia comica”, ma prima voglio anche precisare che non è solo la notizia in se stessa quello che più mi fa sorridere (se cosi possiamo dire), perché oltre alla restituzione a rate mensili dei due euro c’è di mezzo il compenso per la dichiarazione stessa fatta presso un CAAF della zona dove le rate non “funzionano” si paga subito!
La dichiarazione dei redditi di cui sto parlando è stata fatta qualche mese fa da una famiglia di Mira in provincia di Venezia, lui disoccupato (qualche lavoro saltuario durante l’ anno), lei lavora presso una cooperativa (la ditta delle rate) di pulizie 5 ore al giorno, una figlia che per solo pochi euro non rientra a “carico”, avendo percepito nel corso dell’ anno 2013 la folle cifra poco superiore al minimo oltre cui non si è a carico della famiglia (la cifra è stata superata di qualche euro) e francamente non riesco a capire perché dopo tale cifra non ci sia una riduzione a scalare sulle persone a carico, invece no, o “sei dentro o sei fuori” basta un centesimo in più. Dopo i conteggi fatti scrupolosamente dall’impiegata del CAAF è saltato fuori che la coppia è a credito di 2 euro, la stessa impiegata comunque “storce un po’ il naso” e dice che probabilmente non sa se quella cifra verrà rimborsata in quanto risulta essere molto piccola.
Il nostro è un Paese serio (aldilà di tutto) e quello che più mi piace di uno stato degno di questo nome è che se come cittadino hai diritto ad un rimborso questo ti viene garantito fosse anche un centesimo, quello che pensava l’ impiegata era sbagliato ovviamente, se avanzi un milione, o 2 euro lo stato li rimborsa! La dichiarazione era stata fatta in Giugno, e nella busta paga di Luglio l’ operaia trova la sorpresa (più o meno gradita) 1, 36 euro, il resto 64 centesimi li troverà accreditati nella busta paga di Agosto (busta che le verrà data in Settembre).
Nel corso degli ultimi 20 anni si è provveduto a fare una sorta di “cerchio vizioso” dove sei costretto a fare delle spese “obbligatorie” e che a volte non hanno nessun senso (come in questo caso), spendere 60 euro subito per farti fare dei conti e ricevere indietro 2 euro mi sembra proprio esagerato dal punto di vista fiscale, oltre ad essere anti economico per tutte le famiglie che in questi ultimi tempi si trovano in difficoltà a causa della crisi economica/lavorativa. Mi piacerebbe tanto sapere come vengono “divisi” i soldi incassati dai CAAF per questo tipo di operazioni ed altre associazioni (oltre ai Caaf) che fanno questo servizio.
A qualcuno di voi è mai capitato di trovarsi in credito di pochi euro/Lire e la vostra azienda ha provveduto a restituirli a rate in busta paga?
Se volete commentare o lasciare una vostra impressione su questo “caso” scrivete un messaggio. Grazie.
Siamo messi proprio male, e poi dicono che stiamo uscendo dalla crisi? A me sembra che l’ hanno peggiorata!