Grande partecipazione di Sindaci e cittadini della Riviera del Brenta oggi a Dolo per protestare contro il ridimensionamento dell’ Ospedale di Dolo – Asl 13, la protesta voluta fortemente dai comitati e forze politiche del circondario ha come obbiettivo di dare un segnale forte presso la direzione ospedaliera, nonché alla Regione Veneto. Questo annoso problema che si sta protraendo oramai da qualche anno ha visto in prima linea molti sindaci che con i loro cittadini non vogliono vedere tolta o ridimensionata quella che è un diritto fondamentale di tutti: la salute.
Purtroppo è da tempo che l’ Ospedale di Dolo è continuamente fatto oggetto di “riqualificazione, ma allo stesso tempo quest’ultimo particolare toglie risorse necessarie perché il Nosocomio possa funzionare nel migliore dei modi.
Molte le organizzazioni sindacali presenti alla manifestazione di Dolo, tra cui la CGIL (una delle tante), che attraverso un comunicato distribuito in questi giorni ai cittadini denuncia la situazione di criticità dell’ Asl 13. Ecco il testo del volantino.
“La CGIL di Venezia denuncia le politiche regionali in tema di salute e sanità che hanno a nostro avviso fortemente penalizzato in questi anni le Aziende Sanitarie del nostro territorio ed in particolare l’ ULSS 13. Anziché intervenire per potenziare i servizi ospedalieri e per rendere finalmente esigibile il diritto alla salute anche nel territorio, le scelte che sono state ipotizzate prefigurano un ulteriore impoverimento e dequalificazione dei presidi ospedalieri e la privatizzazione dei servizi territoriali. Contro queste scelte, richiediamo da subito la sospensione dei provvedimenti adottati e la riformulazione delle schede ospedaliere nonché per il finanziamento dei necessari interventi di ristrutturazione e tecnologici, di cui l’ ospedale di Dolo ha urgente bisogno.”
E’ chiaro che molti (non tanti – o tutti), stanno vivendo da sempre in una sorta di privilegio che porta ad essere l’ inevitabile conseguenza di quello che sta succedendo oggi nel nostro Paese in generale, chiede di vivere tutti in una Nazione migliore credo sia quasi del tutto improbabile.
Con il passare degli anni la corruzione dilagante e senza freno a portato il nostro stato sociale ad un livello da “terzo mondo” (con tutto il rispetto per quei Paesi), da questo si evince che per ovvie scelte nessuno si sogna neanche per un secondo di porre rimedio (con pene esemplari) al fenomeno, la politica, tutta la politica nel nostro Paese è da cambiare, la manifestazione di oggi come quella dello scorso anno (qui il filmato) potrebbe rallentare (ripeto rallentare) lo sfascio che si sta preparando per l’ ospedale di Dolo, che oltretutto non credo sia il solo che è fatto argomento di chiusura, o di ridimensionamento.
Io personalmente credo che gli ospedali andrebbero salvaguardati nella loro piena integrità, stiamo andando in una direzione sbagliata ormai da decenni con scelte scellerate che ci ritroveranno ad avere una sanità come in America dove chi ha i soldi può curarsi, mentre chi non li ha, o ne ha pochi resta a guardare “nell’ atrio del cimitero”.
L’ ospedale di Dolo in provincia di Venezia va tutelato in ogni modo, andrebbero tolti tutti i ticket, perché la salute di ogni cittadino non si misura sugli euro posseduti, ma su quello che un Paese democratico degno di questo nome può dare ai propri cittadini, ma per fare questo è necessario interrompere “l’ emorragia di denaro pubblico”. Capiranno?
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