E’ una festa, una ricorrenza se si svolge ogni anno il 21 di Novembre e che ha origini lontane. La tradizione vuole che nel 1630 il Doge fece voto ufficiale di edificare un tempio votivo (Basilica Santa Maria della Salute) particolarmente maestoso e solenne se la città fosse sopravvissuta alla malattia (peste), nel contempo la Repubblica organizzò una processione che durò 3 giorni a cui parteciparono tutti i cittadini che fino al quel momento era rimasti vivi. Dopo queste iniziative la Peste regredì, l’ epidemia ebbe un forte rallentamento fino a debellarsi del tutto qualche anno dopo. La perdita di vite umane per la Peste fu molto alta, ma la malattia finì. Da quell’ evento in poi la Processione in onore della Madonna della Salute diventò un’ avvenimento religioso che si ripete ogni anno.
In tutta franchezza non ci ero mai stato ad assistere a questo che è uno degli avvenimenti religiosi più importanti per la città lagunare, ma ieri 21 Novembre 2014, io ed alcuni miei famigliari ci siamo recati in “pellegrinaggio” presso la Basilica di Santa Maria della Salute. La Peste non c’è più, oramai il ricordo lontano di quella epidemia si tramanda solo attraverso i libri di storia “fortunatamente per noi Occidentali”, ma in tutta onestà di tanto in tanto qualche caso sporadico viene segnalato in “paesi lontani” anche se certe epidemie sono peggio della Peste.
Quando sono entrato nella basilica di Santa Maria della Salute ho sentito un “brivido interiore”, mi sono commosso. Improbabile (ma non impossibile) che qualcuno si chieda “cosa ci è andato a fare un disoccupato nella Basilica della Madonna della salute?”, nella rara eventualità che questo accada voglio rispondere a questa eventuale domanda: “ci sono andato non tanto da disoccupato ma perché mi ritengo ancora un cristiano, avrei voluto anche io fare un Voto come il Doge dell’ epoca passata, ma mi sono reso conto che non avevo nulla da dare in cambio nulla!”
Ho solo pregato affinché questa attuale crisi finisca (come finì la peste), anche se in questo caso non c’è una “malattia” vera e propria ma qualcosa di estremamente voluto da chi ha in mano le sorti di milioni di persone. Non avevo nulla da dare in cambio per fare il mio Voto, forse se fossi stato un politico benestante avrei potuto dare in “cambio” ville con piscine, auto di lusso e quant’altro poteva servire a dare un senso al Voto ma un disoccupato cosa può dare in cambio (a parte l’ anima)?
Questo è tutto per la “mia Festa della Madonna della Salute a Venezia”, mi sento di consigliare a tutti (una volta nella vita) un pellegrinaggio in questa Basilica. Per la cronaca: nella “piazza” davanti alla Basilica c’erano un gruppo di ragazzi che protestavano per il diritto alla casa, mentre nella via del ritorno in qualche “calle” la presenza di tante persone rendeva molto difficile i deflusso verso il ponte votivo (in qualche punto ho avuto “paura).
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