Prima di dire la mia su quanto sta accadendo tra qualche parroco ed alcune famigerate parrocchiane, ho chiesto ad un mio collega (disoccupato) che abita in quel di Chioggia se la storia che ho letto sul Gazzettino di Venezia è realmente successa, lo stesso mi risponde che a Chioggia di questa alquanto ingarbugliata vicenda non ha sentito nulla in proposito, e da voci di corridoio sentite al bar l’evento in questione sembra essere localizzato più in direzione in Cavarzere.
Ovviamente avendo qualche amico anche in quel comune ho cercato di farmi “illuminare” da quest’ultimo scrivendogli un messaggio, ma non mi ha mai risposto, probabilmente il messaggio stesso è andato perduto oppure non si è interessato alla cosa (magari non l’ ha ritenuta interessante).
Tutto questo succedeva alcune settimane fa (qui l’ articolo originale), ma proprio qualche settima addietro leggo di nuovo sulla “testata veneziana” che un’ episodio simile veniva scoperto anche i quel di Rovigo (qui), è che caspita dico io, è il “momento buono per i parroci”, poi comincio a capire che la strana e alquanto tormentata avventura potrebbe essere la stessa delle settimane scorse con aggiunta di particolari più precisi.
Non mi avventuro certamente a scoprire se entrambi gli episodi sono legati, ne tanto meno mi interessa comprendere o scoprire ulteriori dettagli ed eventuali azioni legali che le rispettive parti potrebbero intraprendere, quello che francamente mi interessava in tutta questa vicenda che sa di “Uccelli di Rovo” è capire dove questo fatto che io indegnamente definisco “tragicomico” è successo realmente.
I miei amici di Chioggia e Cavarzere non mi hanno fatto sapere più nulla in proposito, quindi sono propenso a “pensare” che probabilmente gli episodi descritti alcune settimane fa si riferiscano tutti allo stesso confuso “triangolo” quindi lascio a voi l’ eventuale decisione in merito.
Se volete commentare o correggere/aggiungere altro a questo post, oppure siete al corrente di questa vicenda vi invito a lasciare un messaggio. Grazie.