A questo punto tutti si aspettano che io scriva in questo post una storia magari una storia bella (la più bella) ma vi devo deludere di storie belle è da circa sette anni che non mi vengono in mente, da quando sono disoccupato la mia storia più bella si ferma dal quel momento quando il proprietario dell’ azienda dove lavoravo a Porto Marghera decise chiudere per “cessata attività” nessuna possibilità di recupero per tutti c’è stato un bel regalo il licenziamento. Non ho storie belle da raccontare, vi potrei parlare dei milioni di disoccupati che ci sono nel nostro Paese (perché ci sono!) ma finirei per annoiarvi e sopratutto porterei in evidenza questo “brutto particolare” che tutti vogliono tenere nascosto facendo finta di nulla maggiormente in questo periodo di feste.
In questi ultimi giorni non ho potuto fare ameno di notare il susseguirsi di notizie che io chiamo “leggere” forse è giusto tutto deve essere bello tutto deve andare bene, sono pressoché scomparse le notizie tristi (tranne qualcuna), il tutto è indirizzato verso la corsa degli acquisti, ha chi fa il regalo più costoso, a chi va in vacanza in terre esotiche via dal “tram tram” del lavoro, già il lavoro questa parola che pronunciata sa tanto di passato e un suono molto strano sopratutto “suona” molto strano nella mente dei disoccupati.
No, per Natale nessuna notizia triste, scompaiono i disoccupati, precari e quanti non non arrivano alla fine del mese, è scomparsa anche la Grecia (quest’ultima cancellata anni fa dai telegiornali), via anche la Spagna e i cassa integrati, si vuole solo notizie belle, come la storia più bella che io dovevo raccontare in questo articolo ma che non sono in grado di scrivere perché mi tremano le mani.
Quello che si sta compiendo in questi ultimi giorni del 2014 non porterà nessun beneficio ai disoccupati che resteranno tali, non c’è ne ci sarà in futuro nessuna scadenza per questo “titolo” potrei dire che chi ha voluto le ultime “norme” ha seguito sempre la stessa direzione che è quella che va avanti oramai da 20 lunghi anni.
Credo che con quest’ultima manovra i soliti si sono voluto tutelare ben sapendo che in futuro la situazione diventerà più drammatica anche se con tutto il cuore spero di sbagliarmi.
Tutto come prima dunque, mi fermo qui perché se è vero che non ho una storia bella da raccontare non vi voglio scocciare con quello che scrivo sui disoccupati.
In realtà non sono stato del tutto sincero e mi sento di scusarmi con quanti leggeranno questo post in quanto io (come anche i disoccupati), una storia bella c’è l’ ho è la mia famiglia questa è la mia storia più bella e scusate se poco. Buon Natale a tutti voi da un disoccupato.
Se volete commentare o dare qualche vostro parere su quanto scritto potete lasciare un messaggio. Grazie e ancora buone feste.