Qualche giorno fa Sergio Cofferati storico sindacalista ed ex segretario di quello che è il più grande sindacato dei lavoratori italiani si è fatto male, una sua caduta (sul ghiaccio come riportano fonti autorevoli) gli è costato la rottura della spalla destra, ora Cofferati si trova ricoverato presso l’ ospedale di Aosta dove dovrebbe essere operato al più presto. Questa notizia l’ ho letta oggi su un quotidiano nazionale (online) ma non è questo il motivo per cui scrivo questo post, ieri sera “girovagando” sul mio profilo Facebook dove tra gli amici mi onorano alcuni sindacalisti veneti, ho trovato una lettera indirizzata proprio all’ Onorevole Sergio Cofferati scritta da uno di questi sindacalisti (Michele P.), dopo averla letta ho capito che era in linea con quello che realmente sta succedendo nel nostro Paese e ho deciso di pubblicarla ecco il testo integrale.
“Caro Sergio, auguri per una pronta guarigione, volevo chiederti se puoi spiegarmi cosa intendi con centro sinistra…esiste ancora una sinistra, esistono ancora persone nel nostro partito in grado di relazionarsi con il mondo operaio?…una volta quando eravamo meno moderni eravamo disposti a metterci in gioco e in discussione per portare avanti logiche e ideologie che appartenevano a quella sinistra che oggi fatico a riconoscere, vengono meno concetti semplici quali uguaglianza, confronto, appartenenza e democrazia…Matteo Renzo non è il mio Presidente del consiglio, non lo riconosco neppure come segretario del PD, d’altronde nessuno è riuscito fino ad ora a convincermi che non avevamo alternative, questo PD non è più un partito di sinistra, basta guardare le schifezze che sono avvenute a Venezia, Io non sono come loro, e non li voterò più, non perché credo ci sia di meglio, ma semplicemente perché da un governo di sinistra mi sarei aspettato qualcosa di sinistra e non di destra, la mia rabbia sta anche che in questo paese nonostante l’ultimo sciopero generale nessuno si sia posto delle domande, la mia proposta? Ricostituire la classe operaia ponendo come tema centrale occupazione e stato sociale. Ancora auguri per una pronta guarigione, speranzoso che le cose possano migliorare…Buon Anno.”
Conosco personalmente Michele è un bravo sindacalista, uno di quelli che la mattina prende la borsa e va in qualche fabbrica dove ci sono problemi veri, quei problemi che la nostra classe dirigente fino ad adesso ha fatto finta di non vedere, hanno avuto priorità più importanti. Purtroppo con la sua “firma” Michele non è in grado di cambiare la vita e il futuro di milioni di persone (magari avesse questo potere) quella stessa firma che hanno i segretari dei sindacati.
Da oltre due decenni stiamo andando in una direzione che è stata imposta da qualcuno che immaginava l’ Italia come una grande azienda, da allora si continua a fare tutto al contrario di tutto e senza guardare in faccia nessuno, le cose non stanno assolutamente procedendo nel verso giusto ma questo lo sapevo già, non c’è nessun partito di sinistra all’ orizzonte.
negli ultimi venti anni quello che un tempo nel nostro Paese era uno stato sociale “fiore all’ occhiello” di tutta l’ Europa è andato via via distrutto non c’è più niente, ci restava sempre la speranza di un futuro migliore ma proprio qualche giorno fa si sono ben affrettati a distruggerla.
Auguri anche da parte mia Onorevole Cofferati e non solo per la sua guarigione o quelli di buon anno nuovo, io vorrei aggiungere anche un augurio affinché il sindacato torni ad essere quello che era un tempo, con scelte che in passato sono state vincenti.
Se volete commentare o aggiungere altro a quanto scritto in questo post vi invito a scrivere, avete tutto lo spazio che vi necessita. Grazie.