Non so dirvi in tutta onesta se la “storiella” che leggerete tra poco sia realmente successa oppure è la classica “leggenda metropolitana” tuttavia potrebbe essere in parte vera e in parte “condita” da qualche mano esperta, sta di fatto che tutta la vicenda si svolge nel pronto soccorso di un non meglio precisato ospedale dove il padre di un bambino arrivato d’ urgenza a seguito di un incidente richiama in modo molto forte il chirurgo (arrivato in ritardo) che doveva effettuare l’ operazione necessaria affinché il bambino si salvasse.
Dalla mia impressione di quanto state per leggere sembra un dialogo da film, non sono nemmeno riuscito a risalire alla “fonte” di chi ha messo in rete tale “lettera” ho cercato e ricercato senza concludere nulla, l’ unica cosa di cui ho la certezza e che storia scritta è stata “postata” da una mia amica su Facebook qualche mese fa e la stessa mi ha molto colpito per il resto “buio completo”.
Ecco il testo: “Un medico entra di corsa in ospedale subito dopo essere stato chiamato urgentemente alla chirurgia d’urgenza. aveva risposto alla chiamata non appena possibile, si è messo il camice ed è andato direttamente al blocco chirurgico. Davanti alla sala operatoria trova il padre del bambino che gli grida: “Perché è venuto così tardi, perché tutto questo tempo, non sa che la vita di mio figlio è in pericolo, non ha il senso di responsabilità? Il dottore sorride e dice: “Mi dispiace, non ero in ospedale e sono arrivato velocemente per come ho potuto, dopo aver ricevuto la chiamata… Ed ora, vorrei che si calmasse in modo che io possa fare il mio lavoro!” “Devo stare calmo? Cosa succederebbe se suo figlio si trovasse in questo momento nei panni del mio bambino, starebbe tranquillo?” – Dice il padre arrabbiato. Il dottore sorride e risponde: “Le voglio dire quello che ha detto Giobbe nella Bibbia: “Dalla polvere siamo venuti e in polvere ritorneremo, sia benedetto il nome di Dio! Noi medici non possiamo fare sempre miracoli! Stia tranquillo, comunque faremo tutto il possibile per suo figlio!” “Dare consigli quando non siamo in questione è così facile!” – mormora il padre. L’intervento dura qualche ora, alla fine esce dalla sala operatoria felice e dice al padre: “Grazie a Dio suo figlio è salvo!” e senza attendere la risposta del padre guarda l’orologio e va via di fretta mentre dice: “Se vuole sapere altro chieda all’infermiera!”. “Perché così arrogante? Non poteva aspettare qualche minuto e dirmi di più sullo stato di mio figlio? dice il padre all’infermiera. L’infermiera con le lacrime che gli scivolavano sul viso gli risponde: “Il figlio del dottore è morto ieri in un incidente stradale, e il medico era al funerale quando l’abbiamo chiamato per l’urgenza e ora che il suo bambino è fuori pericolo e sta bene, lui è corso a vedere la sepoltura di suo figlio!”
Non so cosa dirvi, nel senso che non sono in grado di capire se mai è successa una cosa del genere e dove potrebbe essere successa, in diverse occasioni ho potuto leggere sui quotidiani di medici che al pronto soccorso sono stati picchiati anche in modo serio, e altri che si sono visti coinvolti in “baruffe” per vari motivi in corsie di ospedale ma credo sia nella normalità.
Se qualcuno leggendo quanto scritto avesse informazioni che riguardano l’ autore lo prego di scrivere, se invece volete solo commentare potete lasciare un messaggio che sarà pubblicato. Grazie.
Effettivamente sembra un dialogo di un film. Bello