Brutta vicenda successa diversi mesi fa ad un disoccupato di Mira in provincia di Venezia che si era recato presso un patronato per compilare la domanda di disoccupazione ordinaria (Aspi), quanto successo comunque non credo sia un caso isolato, visto la burocrazia che ruota intorno a questo argomento ma richiederebbe maggior attenzione sopratutto nei confronti di chi non ha altre fonti di sostentamento che possano sopperire alla mancanza di denaro quando si restasenza lavoro.
Nessuno ha colpa, tanto meno l’addetto del patronato che ha compilato i moduli necessari e spedito la domanda via Internet, lo stesso incaricato è un conoscente del richiedente quindi non c’è stata nessuna volontà in tal senso.
Veniamo alla spiacevole vicenda, in Ottobre 2014 il disoccupato (57 anni) termina un periodo di lavoro superiore ai 6 mesi presso una nota azienda veneta e come previsto dal contratto viene licenziato, allorché lo stesso si reca dopo qualche giorno presso un noto patronato a Mestre, qui trova un vecchio conoscente che lo aiuta con tutto il da farsi per compilare la domanda; il disoccupato aveva preparato tutto il necessario compreso le ultime 3 buste paga a cui sapeva si dovevano allegare, ma l’impiegato gli dice che non erano necessarie e termina la richiesta inviandola all’INPS.
Dovrebbe essere tutto a posto, una volta inviata la domanda comunque si deve attendere qualche mese affinché il tutto venga valutato e controllato dall’ente nazionale che poi si occuperà di “elargire” la disoccupazione.
Passa qualche mese (siamo a fine Novembre 2014 ma il disoccupato non riceve nessuna risposta in merito alla domanda da lui presentata, preoccupato telefona all’INPS e gli dicono che purtroppo mancano dei documenti nella fattispecie proprio le ultime buste paga che non erano state allegate alla domanda, questo perché probabilmente l’azienda non aveva ancora provveduto a regolarizzare i contributi, o, l’INPS stesso non aveva aggiornato la sua situazione sta di fatto che il disoccupato provvede a far recapitare al patronato dove aveva fatto la domanda le relative buste paga (quelle di prima).
Siamo a Natale 2014, purtroppo in questo contesto al disoccupato non resta che passare tutte le feste senza soldi vi lascio immaginare la desolazione in cui lui e i suoi famigliari si sono trovati, il tutto si risolve verso meta Gennaio 2015 ma solo perché i contributi erano stati regolarizzati , o il sistema era stato aggiornato.
Tutto si è risolto per il meglio (si fa per dire) attualmente mentre scrivo questo post il disoccupato percepisse ancora l’indennità di disoccupazione, ideale sarebbe che si creassero dei sistemi “automatici” che in tempo reale verifichino la reale situazione di che rimane senza lavoro e di conseguenza prendere le dovute contromisure, purtroppo una semplice dimenticanza ha fatto passare mesi di angoscia ad una intera famiglia.
Se qualcuno che ha avuto vicissitudini simili e vuole aggiungere altro il blog è a disposizione basta scrivere. Grazie.
Il video non ha nulla che vedere con quanto scritto
Sto vivendo la stessa situazione più o meno. Il patronato mi ha fatto fare domanda di naspi mentre ne avevo una in corso aperta….ora sono senza soldi , senza indennità e con ben 4 mesi di naspi da restituire 🙁
Buongiorno. Ho perso il lavoro il 2 / 10/2020, ho incaricato il patronato per avviare la Naspi. Dopo circa 2 mesi ho ricevuto la raccomandata dall’inps . La domanda è stata rifiutata per mancanza di documenti. Dovrò rifare la domanda suppongo, ma tutte le mensilità perse le riavro’?