Alain Delon, l’icona del cinema francese, ci ha lasciato all’età di 88 anni. Nato a Sceaux, vicino a Parigi, nel 1935, Delon ha segnato la storia del cinema con la sua fotogenia e la sua presenza magnetica. Da giovane ribelle a attore di fama internazionale, il suo volto ha incarnato personaggi tanto affascinanti quanto tormentati. La notizia della sua scomparsa, ha suscitato un profondo cordoglio nel mondo dello spettacolo e tra i suoi innumerevoli fan.
René Clément lo ha scoperto nel ruolo di Tom Ripley in Delitto in pieno sole (1960), aprendo la strada a una lunga serie di interpretazioni indimenticabili. Luchino Visconti lo ha diretto in Rocco e i suoi fratelli (1960) e Il Gattopardo (1963), mentre Jean-Pierre Melville lo ha trasformato in un’icona del cinema noir con film come Frank Costello faccia d’angelo (1967). Hollywood lo ha tentato, ma Delon ha preferito rimanere in Europa, regalandoci capolavori come La piscina (1969) e Il clan dei siciliani (1969).
Delon è stato molto più di un semplice attore. È stato un simbolo di un’epoca, un’icona di stile e un sex symbol che ha definito l’immaginario collettivo. Con i suoi ruoli di amanti tormentati, criminali affascinanti e uomini forti e solitari, ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema francese e internazionale.
Ma Delon non è stato solo un grande attore. È stato anche un uomo controverso, un personaggio che ha fatto parlare di sé per le sue passioni, le sue amicizie e le sue posizioni politiche. Una figura complessa e affascinante, che ha sempre amato vivere alla luce del sole, senza nascondere la sua personalità.
Oggi piangiamo la scomparsa di un’icona, ma celebriamo l’eredità che ci lascia. Alain Delon, vivrà per sempre nei nostri cuori e nei suoi film, che continueranno a emozionare e a ispirare le nuove generazioni.
La sua morte lascia un vuoto nel mondo del cinema, ma il suo ricordo rimarrà indelebile.
Foto e filmato sono di RAI