Non è possibile, a malincuore devo prenderne atto, Alexīs Tsipras non può essere il nostro presidente del consiglio; improbabile, ma non impossibile, in primo luogo perché appartiene alla Grecia, quindi se lo stesso non venisse ad abitare in Italia, e prendesse la cittadinanza italiana, non gli sarebbe consentito “candidarsi”, secondo, ma non per ultimo, i “furbetti” non gli consentirebbero di fare il suo onesto lavoro, già, “onestà”, quella che da come ho potuto notare tutti i giorni, non è una delle prerogative principali del nostro Paese.

Ma chi è Alexīs Tsipras? Tsipras, è un politico greco, nato ad Atene, il 28 luglio 1974. Persona anche simpatica, il che non guasta, in queste ultime settimane il suo Paese (la Grecia) si trova alle prese con un contenzioso europeo che lascia presagire quanto di peggio può ancora fare questa Europa.

Sono passati pochi mesi dalla sua elezione a presidente del consiglio, lo stesso acclamato a grande maggioranza in Grecia; per una volta voglio usare in questo post (è sarà la prima, l’unica volta), una frase molto cara ai nostri furbetti che si sono succeduti alla guida del paese in questi ultimi decenni: “abbiamo trovato una situazione disastrosa”, già, una situazione disastrosa questo è quello che ha trovato Alexīs Tsipras, i suoi predecessori si erano “piegati” al volere di una Europa che francamente, a mio parere non ha nulla a che vedere con la vera democrazia.

Tanto per rinfrescare la memoria a qualcuno che ha dimenticato, la Grecia al tempo della crisi si trovò (e si trova tuttora) in una situazione drammatica con proteste che ogni giorno facevano aprire le prime pagine dei telegiornali, a qualcuno probabilmente diede fastidio, e cosi la stessa nazione greca fu “cancellata-totalmente” dai notiziari (almeno in Italia), per ricomparire “adesso” dopo l’elezione di Tsipras.

Anche il nostro Paese fu “colpito” dalla crisi, prontamente risolta sulle “spalle” dei lavoratori e pensionati, “non si badò a spese”, le riforme volute dal famigerato “governo Monti”, e da chissà chi, si abbatterono sui cittadini italiani che tuttora ne stanno pagando le conseguenze, tutto risolto nel giro di qualche giorno, peccato che gli effetti di quelle riforme hanno portato ad un disastro sociale mai conosciuto nel nostro paese.

Qualcosa potrebbe essere cambiata, ma purtroppo non abbiamo un Alexīs Tsipras che guida in nostro governo, e tanto per peggiorare la situazione (al momento attuale) si sono fatte le riforme del lavoro (un disastro sul disastro), milioni di giovani disoccupati, persone anziane costrette a rimanere sul lavoro con i sacrifici che ne conseguono (abbiamo il sole di una vita sulla faccia), tutto questo a piacere di una Europa che probabilmente la maggior parte dei cittadini non vuole, cosi com’è mi sembra l’Europa delle banche, e “poteri forti” che altro obbiettivo non ha se non quello di “sacrificare” la vita dei cittadini europei.

La situazione disastrosa che ha ereditato Alexīs Tsipras, è frutto di una corruzione che ha dilaniato il Paese in questi ultimi decenni, solamente un “mago” con la bacchetta magica potrebbe raddrizzare le sorti della Grecia; nonostante tutto, ammiro la sua “forza”, un Leader degno di questo nome, che può gridare a voce alta la vera democrazia.

Sono giorni decisivi per la Grecia, i “furbetti” europei vogliono prendere il Paese ellenico per “fame”, un po’ come hanno fatto con altri Nazioni, purtroppo (per loro) alla guida di quella terra d’oltre mare c’è una vera persona di sinistra (da noi non c’è, è scomparsa molti anni fa), Alexīs Tsipras da ai suoi cittadini l’ultima parola, (da noi è impensabile in questi casi), saranno loro a decidere il futuro della Grecia, e, mi scuserete ma questa è vera democrazia.

L’Europa che vorrei non è questa, non è quella che ho votato. Alexīs Tsipras, questo è il Presidente che vorrei!

Se volete commentare (e mi auguro lo facciate), o, correggere quanto scritto, oppure se conoscete altri particolari sulla situazione della Grecia, e volete aggiungerli nel post, vi invito a lasciare un vostro messaggio. Grazie.

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