Ho letto questa notizia dei ragazzi che evadono su una testata on line autorevole, notizia che io come al solito la classifico come “tragicomica”, e non ho potuto fare a meno di “riscriverla” nel mio solito modo, oltre ad essere “divertente”, mi è sembrato di aver capito che qualcosa in tutta questa vicenda non quadra. Vediamo di “capire” di cosa si sono inventati dei ragazzi “detenuti” presso la casa di detenzione provvisoria “Rio Verde” in Brasile, da quello che mi è parso di intuire i ragazzi in questione hanno scavato un tunnel di tre metri che gli offrisse la possibilità di uscire fuori dalla recinzione della casa di detenzione, ma quello che più mi ha “colpito” non è il semplice fatto che si sono potuti tranquillamente scavare la via di fuga indisturbati, sono rimasto molto sorpreso dai telefonini che avevano con loro.
Ora, da quanto ne so in nessun (nessuno?) penitenziario ai detenuti è consentito usare i telefonini, ne tanto meno tenerli come dotazione personale, è questa la domanda che mi sto ponendo, e che “giro” anche agli eventuali lettori di questo post, come facevano i ragazzi evasi ad avere i telefonini? Continuiamo in questa rocambolesca vicenda, oltre a filmarsi mentre evadevano, una volta fuori i ragazzi (sono proprio ragazzi) hanno avuto la “brillante” idea di diffondere il video on line, tipico delle bravate giovanili.
Nelle immagini diffuse in rete si vedono dei detenuti ed uno di loro dice: “Stiamo per scappare dal CPP!” (tradotto dal portoghese). E così è stato. Durante la notte di Sabato 9 Agosto, sembra che 13 di loro hanno percorso il tunnel e sono fuggiti. alcuni di loro sono stati anche ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre sgattaiolavano fuori dalla recinzione e scappavano a gambe levate.
Dalle prime indagini sembra che Il tunnel scavato dai detenuti abbia avuto inizio dal bagno di una delle celle che probabilmente era la più vicina al giardino della prigione, che è dall’altra parte della strada. Sempre secondo l’ indagine, la terra sotto la cella era abbastanza soffice, come la sabbia, che ha facilitato il “lavoro” dei detenuti.
Per nascondere la sabbia levata i “furbetti dell’ evasione” hanno pensato di nasconderla dentro le lenzuola (legate a mo’ di sacco) e le federe dei cuscini che poi hanno riposto sotto i letti. Probabilmente i ragazzi evasi saranno “ripresi”, resta il fatto che sicuramente qualche guardia del penitenziario perderà il posto.
Voi che ne pensate di questa alquanto singolare fuga con film? Se volete lasciare un messaggio scrivete pure. Grazie.