Non fatevi ingannare dalla foto in anteprima è stata scattata qualche giorno fa in provincia di Napoli e per l’ esattezza a Torre del Greco, anche se la stessa potrebbe trarre in inganno la realtà delle statistiche indica che in Campania la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti è di gran lunga superiore a quella che si effettua in Toscana. Nulla di straordinario comunque in ogni caso siamo lontani dalla media che in alcuni comuni (tra questi alcuni sono in Campania) italiani sfiora il 65/80%.
Sono solo 2 i punti di percentuale che separano le due regioni (Campania 44, Toscana 42), ma quello che più mi lascia sbalordita (in forma personale) è il semplice fatto che fino a qualche anno fa era impensabile una percentuale di differenziata uguale a quella della Valle D’ Aosta.
Da quanto emerso dalle statistiche non è (come si pensava anni fa) il comportamento alquanto scorretto dei campani che differenziano poco, ma il chiaro fatto che in molti casi mancano strutture adatte a trattare il “rifiuto” in modo adeguato, se ci fossero le strutture adatte seguite da una buona informazione sulla raccolta differenziata per i cittadini sarebbe un “gioco da ragazzi” attenersi a tali disposizioni.
Molto spesso nei vari comuni italiani la percentuale di raccolta differenziata viene a “calare” a causa di una non meglio precisata informazione a riguardo, in alcuni casi gli errori più frequenti si susseguono nella raccolta della plastica e carta, alcuni cittadini scambiano contenitori che sembrano plastica ma che in realtà vanno conferiti nel secco, nella carta in alcuni casi si gettano “miscugli” che nulla hanno a che vedere con il prodotto in raccolta, questo è in parte da attribuire ai residenti/cittadini che in molte occasioni non danno un’ occhiata alle direttive comunali, ma è altrettanto responsabile l’ azienda che ha il compito di raccogliere i rifiuti (molto spesso una Municipalizzata) che non controlla in modo adeguato la raccolta.
In quasi tutte le regioni italiane i cittadini si lamentano che il costo per l’ asporto dei rifiuti a volte risulta esagerato il che mi trova d’ accordo, ma se andiamo a vedere nel dettaglio risulta che le stesse regioni hanno una percentuale di rifiuto secco (il più costoso da smaltire) molto alta e da questo si evince il costo complessivo della tassa sui rifiuti, fermo restando altri particolari non di poco conto ma che non trascrivo.
Più rifiuto secco si produce e/o va al trattamento, più alto è il costo per la raccolta della spazzatura, fare la raccolta differenziata in modo adeguato dovrebbe produrre al massimo 2 kg di rifiuto secco alla settimana (è una mia statistica), oltre a questo la differenziata aiuta in modo concreto tutto l’ ambiente circostante e di questi tempi è un lusso che ci potremmo permettere, nel presente per noi, mentre si potrebbe lasciare un futuro più sano ai nostri figlie e nipoti. Se volete aggiungere o corregge qualcosa a quanto da me scritto vi invito a farlo. Grazie.