Come in tutte le cose “belle” anche questa Biennale di Venezia 2014 dedicata all’ Architettura (14^ edizione) si è conclusa, la mostra che era stata aperta al grande pubblico nei primi giorni di Giugno ha ricevuto un buon successo, non proprio come quella del 2013 (Arte), che ha registrato un boom di visitatori, ma è stato un buon risultato. Da notizie certe avute da un mio conoscente che ci lavora dentro, i visitatori di questa edizione Architettura Fundamentals (che si è chiusa Domenica 23 Novembre) sono stati circa la metà (230.000) dello scorso anno (rispetto alla Biennale d’ Arte), questo dato comunque nel complessivo non è da ritenersi “scarso” in quanto nel periodo estivo le scuole sono chiuse e gli studenti (forse i più consumatori di questi eventi) vanno in vacanza, oltre a questo anche eventi (alcuni spiacevoli) che sono successi a Venezia nell’ ultimo periodo hanno tolto un po’ di visibilità alla Mostra stessa e di conseguenza l’ affluenza ha registrato un calo, ma è stato un successo comunque.
Molti anche i visitatori di “prestigio” che sono arrivati nella città lagunare per vedere la mostra, molta anche la gente comune e vista la crisi e il prezzo del biglietto direi che l’ evento (dal mio punto di vista) è stato più che un successo.
Tutti oramai sapranno che in entrambi i casi (Arte – Architettura) la Biennale di Venezia viene svolta nell’ arco di 6 mesi, questa decisione (speriamo duratura) oltre ad dare un servizio migliore ai visitatori (riducendo i tempi di attesa) offre a quanti ci lavorano dentro un’ ulteriore opportunità di guadagno personale, anche se molti fanno un turno di sole 4 ore (lavorano ore di meno per far lavorare più persone), quest’ultima decisione di chi ha la responsabilità del personale mi trova (quasi) d’ accordo, ideale sarebbe tenere la Biennale di Venezia aperta tutto l’ anno ed assumere definitivamente il personale che rischia di venire trascinato per decenni da questa incertezza lavorativa senza futuro.
In alternativa e anche volendo tenere aperte le Mostre 6 messi durante l’ arco dell’ anno, il personale (che dopo la chiusura si trova disoccupato) potrebbe venire impiegato in altre mansioni (ma per quest’ultima ipotesi credo ci voglia il classico miracolo).
Per la “cronaca”: lo scorso anno uno degli sponsor (Swatch) regalo a molti “operai” un orologio, quest’anno lo sponsor era la rinomata azienda Rolex, lascio a voi la conclusione. Quanto scritto in questo post non ha la pretesa di parlare della Biennale di Architettura, non sarei in grado farlo.
Per questi particolari vi invito a leggere le “testate” del settore e comunque più autorevoli. Ho voluto “parlare” del lato lavorativo che in questi ultimi anni è diventato una sorta di lotteria nazionale (speriamo in futuro le cose migliorino).
Se volte aggiungere altro o commentare quanto scritto da me, vi stimolo a lasciare un vostro messaggio. Grazie.