Il conto alla rovescia è già iniziato, ci siamo, tra pochi giorni prenderà il via l’Expo di Milano 2015, e Acquae di Venezia. Questi straordinari avvenimenti di portata mondiale si determinano di incontrare tutte le “realtà umane” del globo, costato per la sua realizzazione un vero patrimonio, lo stesso potrebbe avere un prezzo finale più alto di quanto questo Expo si prefissa di incassare. Non sono di certo a fare “l’uccello del malaugurio”, ma il corrente evento, si svolgerà in un periodo che secondo il mio punto di vista è in totale controtendenza con l’attuale crisi economico/lavorativa che ha colpito il nostro Paese.
Oltre al nostro Paese che è in crisi profonda (come una buona parte dell’Europa), a peggiorare il quadro complessivo ci sono i vari conflitti sparsi in giro per il Modo. Tutte queste realtà messe insieme rischiano di dare il “colpo di grazia” alla nostra già “provata” economia.
Il nostro Premier si augura che in questo Expo di Milano 2015, i visitatori arrivino a “sfiorare” i 20 Milioni di presenze, io d’altro canto spero che le presenze siano almeno il doppio, considerando anche i vari eventi decentrati (come Acquae di Venezia) la cosa sarebbe fattibile, tuttavia, e mi auspico di sbagliarmi, se diamo un’occhiata ai numeri, e, soprattutto sul fatto che già da una prima (mia) impressione il costo del biglietto per entrare a vedere quanto propone questa “manifestazione” mondiale risulta “caro” (una media di 27 euro), allora comincia a preoccuparmi il fatto che molti rinunceranno a venire.
Il costo massimo del ticket è di 32 euro, ma dobbiamo considerare che sono previste delle agevolazioni varie tra cui quelle per i disabili e i loro accompagnatori, quest’ultimi pagheranno un biglietto tra i 16-13 euro (credevo ci fosse l’ingesso gratuito per loro), se vi può interessare questo è il link con tutti i relativi prezzi.
L’Expò di Milano 2015, ha come tema il cibo, francamente non non sono riuscito a capire questa scelta visto i preoccupanti avvenimenti che ci sono in giro per la Terra: disoccupazione alle stelle, miseria e fame, nei paesi più poveri, guerre scatenate da un non meglio precisato antiterrorismo che stranamente si rafforza quanto più lo si contrasta, e se poi ci mettiamo la oramai conosciuta corruzione dilagante di molti paesi, allora il quadro diventa più drammatico.
Chi dovrebbe trarre beneficio da questo Expò di Milano? Secondo la mia modesta opinione (che non conta nulla), a incassare saranno i “soliti” (altri hanno incassato prima, ma sono stati scoperti); per quanto riguarda la presenza di visitatori che pagheranno l’ingresso resta da vedere se realmente tra loro ci saranno i soliti “portoghesi”.
Veniamo alla parte che mi mi amareggia: in occasione di questo evento Expo di Milano, i disoccupati sono spariti (lo erano già prima) completamente, cancellati da tutti i notiziari, e, quotidiani (tranne che dalle le testate di parte), per tutto il periodo di 6 mesi le “cose” andranno sempre e comunque bene (devono), ovviamente alcuni eventi straordinari come il “problema” dei migrati (in piena tragedia in questo periodo), non possono essere messi in secondo piano quindi si tratterà di vedere come verrà affrontata quest’ultima questione.
All’Expo di Milano 2015 non ci saranno i disoccupati italiani, quest’ultimi si guarderanno bene di spendere soldi (non se lo possono permettere), non ci saranno quelli che una volta erano normali visitatori esteri in cui i rispettivi Paesi sono in guerra, tuttavia chi non è stato colpito dalla crisi, o, è stato solo “sfiorato” potrebbe dedicare qualche giorno di vacanza per questa esposizione universale.
Ci dovrei andare anche io, magari con la mia videocamera economica, forse potrei (dopo) scrivere qualcosa di positivo su questo evento (con tanto di video), ma non posso per i motivi sopra. Personalmente auguro tutto il bene possibile a questo Expo, non so se potrà dare la giusta spinta alla nostra economia ma sicuramente per Milano e le zone limitrofe si tramuterà in un beneficio economico non di poco conto.
Attualmente mentre scrivo questo post, nei cantieri Expo stanno lavorando circa 9 mila persone, non credo riusciranno a terminare tutto, tuttavia sono rimasto colpito, e, anche perplesso sui tempi in cui queste strutture sono state realizzate, da quanto mi è parso di vedere le stesse strutture che ospiteranno l’Expo sono state (quasi) terminate a “pelo” mi auguro che tutto “regga”, perché come diceva il vecchio saggio: “presto e bene non conviene”.
Se volete aggiungere altro, o, semplicemente commentare quanto scritto vi invito a lasciare la vostra opinione. Grazie.