Bellezza, stile ed eleganza, ancora protagoniste a Mirano. Sedici le Miss che si erano date appuntamento presso il rinomato locale Pedavena nel centro storico della cittadina veneta. Il titolo più ambito era quello di “Miss Pedavena 2019”, vinto da Diletta Varotto di Abano Terme – Padova. Diletta, nella stessa serata, si è aggiudicata anche la fascia di “Miss Blumare” che le permette di accedere direttamente alla finale regionale del concorso. Sul secondo gradino del podio Alessia Alberti, del Lido di Venezia, con la fascia di “Miss Crudo&Amarone”. Giorgia Perugini, di Chirignago – Venezia, ha chiuso il podio con il titolo di “Miss Venezia Moto”.
Eleonora Lovison di Vicenza, quarta classificata, si è aggiudicata la fascia di “Miss Red Carpet” che le permette di disputare la finale regionale del concorso. Altre 2 fasce di “Miss Red Carpet” sono state assegnate a: Francesca Melchior di Portogruaro – Venezia e Silvia Marazzo di Treviso.
In quinta posizione Rachele Caldara di Venezia, “Miss Non Solo vestiti di Piera”, mentre in sesta posizione con la fascia di “Miss Social TuModellaperunGiorno” Maya Leone di Mestre – Venezia.
Durante la serata, presentata da Chiara Perale, le ragazze hanno sfilato come delle vere Modelle, indossando abiti e accessori degli sponsor.
Numeroso il pubblico presente per assistere a Miss Pedavena”, tanti gli applausi ricevuti per le giovani ragazze in ogni loro uscita.
Partner della serata: RDB, Grafiche Tre, Vodafone Marghera, Fioreria Orchidea Blu, Mithril Gioielli che ha realizzato la corona in vetro di Murano andata alla vincitrice. MeMagazine, Gidiferroblog, Venezia Moto, Studio 54, Profumeria Marionnaud.
Fotografo ufficiale del concorso Paolo Pulese. Presente anche Massimiliano Poletto. Videomaker Alberto Bevilacqua dell’Agenzia “Tu modella Per Un Giorno” e un componente di “GidiferroTeam✪” il canale YouTube delle “Miss più Belle”.
Prossimo appuntamento con “Tu Modella per un Giorno” di Manola Tabacco, sabato 13 Luglio a Sottomarina, dove verrà eletta “La Più Bella Miss Del Bagno Europa”.