Questo fenomeno (se cosi posso chiamarlo) dei disoccupati a Natale è ormai diventato una consuetudine, secondo il mio punto di vista potrei dire che è un dato di fatto. Una “tradizione” che oramai si ripete ogni  Natale e Pasqua e che vede i disoccupati del nostro paese (quelli veri) portati in primo piano con piccoli scioperi, presidi e quant’altro possa fare in modo di dare visibilità a questo gravissimo problema sociale (problema di cui nessuno si interessa seria mente).

Siamo alla solita “giostra dei disoccupati”, la mia domanda (che purtroppo è la stessa ormai da anni) è: ma come mai ci sono in Italia circa 4 milioni di disoccupati e in questi “scioperelli” si vedono solo una parte infinitesimale di loro? Dove sono tutti gli altri?

Ormai posso dire con assoluta certezza che la crisi economica (se cosi vogliamo definirla) è stata fatta “pagare” e la sta “pagando” tuttora solo il settore privato, questo perché in passato chi doveva vigilare su certi comportamenti alquanto dubbiosi dei “capitani d’impresa” si è “girato” d’altra parte lasciando fare tranquillamente a quest’ ultimi quello che si erano prefissati di fare (chiudere le aziende, o licenziare tranquillamente).

Io stesso che scrivo questo post sono disoccupato da 6 anni, e vi confesso che mi vergono di andare fuori, ormai sto rinchiuso in casa in una sorta di “arresti domiciliari”, non posso andare avanti e non posso neanche tornare indietro.

Questo è il 6° Natale che personalmente trascorro con la mia famiglia (anche loro disoccupati), e vi confesso che francamente ho perso le speranze di trovare un lavoro che mi faccia vivere in modo dignitoso, soprattutto nelle aziende private (chi assume ultra cinquantenni?) solo la Pubblica Amministrazione potrebbe farsi carico di un così disastroso problema sociale, ma quando sento in televisione parlare il nostro Primo Ministro dicendo che: “l’alta velocità è la nostra priorità”, oppure la famigerata legge elettorale e a seguire il finanziamento pubblico dei partiti (quest’ultima mi sembra un girotondo che non finirà mai) allora quello che poteva essere un dubbio diventa una certezza che mi fa vivere (sopravvivere) come in una sorta di incubo senza fine.

Sta arrivando il Natale 2013, state attenti a quello che “passerà in televisione nei prossimi giorni, vedrete interviste ai disoccupati e programmi pomeridiani in cui i “senza lavoro” verranno messi al centro dell’attenzione ma questo purtroppo durerà solo fino al 10 Gennaio 2014 (forse anche meno), dopodiché si ritornerà nell’ assoluta normalità con i “soliti cuochi”. Se avete commenti!

Un pensiero su “Disoccupati, è Natale: Il momento è giusto potete venire fuori!”

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