Si è svolta oggi pomeriggio 5 Ottobre 2013, a Dolo in provincia di Venezia, la manifestazione per la tutela dell’ ospedale che ha sede nella cittadina lungo la Riviera del Brenta, il corteo che ha sfilato per un “breve” tratto lungo la S.R 11, ha visto numerosi cittadini con davanti molti Sindaci dei comuni che sono “serviti” dall’ospedale in questione, e che protestano per i tagli imposti dalla “Spending Review”, e che vedrebbero penalizzati gli ospedali della zona che hannoun bacino d’ utenza di oltre 270.000 (duecento settantamila) utenti.
Molte persone, e anche molti Sindaci venuti a manifestare il loro dissenso a questi tagli alla sanità Veneta che mettono in serio pericolo la salute dei cittadini, compromettendo così quello che era , è dovrebbe rimanere un diritto di tutti: la salute.
I Sindaci, che hanno preso la parola nel parcheggio proprio davanti alla “vecchia” entrata dell’ ospedale di Dolo, dove il corteo si era fermato, hanno voluto sottolineare che la sanità è un diritto fondamentale per tutti i cittadini, e non andrebbe ridimensionata qualsiasi siano le ragioni; molto “decisi” gli interventi dei Sindaci tra cui quello di Mira Alvise Maniero, che ha chiesto a gran voce l’ attenzione di tutti per quelle che saranno nei prossimi giorni le decisioni della giunta regionale del presidente Luca Zaia.
Questa non era la prima manifestazione a tutela degli ospedali dell’ USL 13, e sicuramente non sarà l’ ultima, tutto dipenderà da come nei prossimi giorni la giunta Regionale Veneta prenderà le decisioni in merito a questo problema sociale che è la sanità. I costi ospedalieri Italiani in generale, negli ultimi 20 anni hanno subito una “lievitazione stratosferica”, questo non si è mai capito come possa essere avvenuto, nel nostro paese le cifre per che lo stato deve “sopportare” si aggirano a decine di miliardi di euro all’ anno, e forse sono le più alte che nel resto d’ Europa.
Evidentemente (è una mia opinione), c’è una “voragine” che nessuno è in grado di chiudere, questo spiegherebbe in parte la spesa sanitaria, unita a qualche “cattiva” gestione da parte di chi dovrebbe tutelare amministrando con professionalità gli ospedali Italiani.
Gli amministratori che dovrebbero garantire a tutti i cittadini una corretta tutela della salute, si trovano oggi a dover fare i conti con i “tagli” alle spese per restare nei limiti di bilancio imposto, e per fare questo non fa altro che “scegliere” la via più breve, quella più facile, tagliando posti letto negli ospedali, ridimensionando reparti, e addirittura chiudendo interi nosocomi, questo fa si di trovare la soluzione “temporanea” al problema dei costi, ma mette a repentaglio la salute, e a volte la vita dei cittadini.
Se volete dire qualcosa di vostro su quanto scritto riguardo al problema ospedali, vi invito a scrivere. Grazie.
Francamente mi aspettavo più partecipazione da parte delle persone!
Se hano deciso di tagliare taglieranno, non si conclude niente con le proteste. Decidono sempre loro le proteste dei cittadini contano poco.
Non c’è più niente, devono tagliare i costi, e lo fanno sulla nostra salute. Come al solito!