Ancora un caso di “malasanità” che arriva da Dolo in provincia di Venezia, quello che doveva essere un’ avvenimento (la nascita di una bambino) che avrebbe portato gioia a due genitori di Camponogara e in famiglia, si è trasformato in “incubo” in cui il neonato e gli stessi mamma e papà stanno tuttora vivendo, di quanto successo in questa spiacevole vicenda accaduta presso l’Ospedale di Dolo situato in Riviera del Brenta, ne ero al corrente già dallo stesso giorno in cui il piccolo è venuto alla luce in quanto i nonni (straordinari) mi onorano della lo amicizia, ma ho voluto (dovuto) aspettare di scrivere l’ accaduto perché il blog (questo blog) non è una testata giornalistica.
Qualcosa non va per il verso giusto, in questi ultimi anni mi è sembrato di assistere ad una escalation di questi “fenomeni” di malasanità che arrivano da quasi tutte le regioni del nostro Paese, Ospedali che prima erano all’avanguardia stanno via via perdendo la “professionalità” che li rendeva “fiore all’occhiello” della nostra sanità pubblica, se a questo ci aggiungiamo le continue spending review che stanno tuttora colpendo questo comparto allora il quadro diventa più allarmate.
Quanto accaduto a due genitori di Camponogara è solo l’ennesimo caso di malasanità a cui assistiamo quasi giorno per giorno, ma quello che mi rende più perplesso in tutta questa vicenda è il fatto che leggendo quanto scritto sulla Nuova di Venezia (qui) sembra che medico che ha operato in sala parto quel giorno non è “dipendente” dell’ ASL 13 ma un Dottore che interviene in caso di emergenza (medico su chiamata), fin qui nulla di strano, tuttavia sembra che lo stesso fosse già “segnalato” per altri casi simili come dichiarato da Sandra Boscolo Presidente del Tribunale del Malato a cui i giovani genitori si sono rivolti per denunciare la vicenda.
La coppia assistita dall’Avvocato Silvia Sorrentino si è rivolta al tribunale del Malato per denunciare quanto successo Venerdì 26 Dicembre 2014 quando la giovane mamma è stata portata presso il reparto di Ostetricia a partorire, e, dove poco dopo le 16.30 c’è stata la rottura spontanea del sacco amniotico.
In tutta questa triste vicenda a subire il maggior trauma è stato il neonato che probabilmente (speriamo di no) ne soffrirà le conseguenze. Ecco quanto raccontato dalla giovane coppia: “Mio figlio, dice la mamma – mangia con un sondino perché non può deglutire. Non muove bene un braccio. Dovrò lasciare il posto di lavoro per poterlo accudire e lo faccio volentieri, ma quello che è successo è imperdonabile. La condotta di quel medico e la sua ostinazione ci hanno rovinato la vita e soprattutto quella del nostro bambino. Se il piccolo non riuscirà a mangiare, a breve dovrà essere fatta un’operazione allo stomaco per nutrirlo artificialmente. A ora non abbiamo osservato problemi neurologici – aggiunge il padre, ma non è detto che non ce ne siano. Ci hanno detto che dovremo aspettare i tre anni di età per capire quali siano le conseguenze di questo parto disgraziato.”
Personalmente mi aspetto da chi di dovere che venga fatta piena luce su quanto accaduto al neonato di Camponogara presso l’Ospedale di Dolo, anche se da quanto sto assistendo in questi ultimi anni per scoprire la reale verità ci vorranno anni.
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