Non doveva succedere, soprattutto non doveva succedere ad Enrico Berlinguer. Purtroppo come dice il vecchio proverbio “sono sempre i migliori ad andarsene” e Berlinguer era il migliore! Mi commuovo scrivendo questo post, per me che ho avuto il grandissimo onore di vederlo da vicino (impossibile stringergli la mano tanta era la folla) quando è venuto a Mira in provincia di Venezia alla locale Festa dell’ Unità, diventa “doloroso”, ma soprattutto diventa altrettanto penoso scrivere su quello che ci aveva lasciato in eredità e che ora non c’è più.
Molti “personaggi” si sono susseguiti dopo Enrico Berlinguer, ma nessuno di loro ha avuto la sua costanza e la tenacia che lui aveva, e purtroppo dopo 30 anni il messaggio che aveva lasciato Berlinguer è andato del tutto perduto. A cominciare da P.C.I. che con il passare del tempo si è scoperto essere “diretto” da imprenditori e che ovviamente non potevano più “militare” in un partito che rappresentava la classe operaia e quindi si è provveduto a cambiare nome, ma secondo la mia opinione forse non era il caso di cambiare nome al Partito, erano le persone al suo interno da cambiare.
Milioni di persone nelle piazze quando Enrico Berlinguer “parlava”, inutile fare un “confronto” con i “personaggi di adesso che al massimo riempiono qualche cinema, o addirittura usano stratagemmi per “affollare qualche piazzetta, molte di quelle persone che ascoltavano Berlinguer ora non ci sono più (come Lui), tanti sono ancora “tra noi” io sono una di quelle tante persone che forse in modo “indegno” cerca di ricordarlo non tanto per quello che da politico faceva per la Classe Operaia, ma per quello che rappresentava per “ognuno di noi” come persona vicino alla gente e tra la gente.
Quest’ anno (2014) ricorre il trentennale della sua scomparsa, e quelli che con il passare del tempo hanno avuto paura di restare nel P.C.I. (se così posso dire), e si sono “svelati” per quello che realmente erano, ora cercano di ricordarlo organizzando convegni e addirittura “film”, mi chiedo personalmente se sono io poi quello che risulta il meno adatto a ricordarlo.
Vorrei scrivere tanto su Enrico Berlinguer, e vorrei esprimere meglio quello che penso ma non essendo un letterato lascio questo compito a quelli che hanno avuto pure la “brillante” idea di fare la tesi di Laurea su quello che era stato il “Partito di Enrico Berlinguer e soprattutto quello dei Lavoratori”, mi chiedo dove hanno preso le informazioni necessarie per realizzare una Tesi sul P.C.I. (visto che la maggior parte di loro non era ancora nata) evidentemente si sono rivolti a quelli che all’ epoca erano di “Sinistra” e che tuttora continuano a proclamare tale idea sapendo benissimo che la “Sinistra” è un’ altra cosa di quella di adesso, mi angoscia il fatto che su quelle “Lauree” e sulle rispettive Tesi ci sia una storia che in qualche modo è stata “raccontata” da ex del P.C.I. e non le idee di Enrico Berlinguer.
Enrico Berlinguer è scomparso Lunedì 11 Giugno 1984 presso l’ ospedale di Padova, con lui sono scomparsi gli ideali del Partito Comunista Italiano, sono state “spazzate” via tutte le conquiste sindacali che ”Lui” e i nostri padri ci avevano lasciato, non è rimasto più nulla, anzi, mi correggo, è rimasto il “nulla!”
Personalmente mi resta un ricordo indelebile della sua “figura” e di tutto quello che ha voluto fare per l’ Italia di allora, ora siamo in un “disastro sociale” senza precedenti, non ci è rimasto più niente di quello che Lui ci aveva lasciato ci hanno levato tutto, mi consola il fatto che almeno “un giusto è tra i giusti”. Ciao Enrico.
Se volete commentare o correggere quanto da me espresso in via personale, vi invito a farlo. Grazie.