Siamo di nuovo alla psicosi del web” per essere più precisi direi che siamo alla classica “burla/bufala” che ogni tanto circola in rete ovviamente sempre e solo su Facebook il network fondato da Mark Zuckerberg.
Sicuramente vi sarà capitato di leggere alcuni post del tipo “la terra resterà senza luce per 6 giorni” o altre scemenze del genere che vi arrivano sulla vostra bacheca, questi articoli fatti ad hoc da alcuni siti di dubbia serietà non sono altro che un “furbo” sistema per aumentare le visite sul sito che diffonde la “bufala oltre ad aumentare in modo anche considerevole il rating di Google con conseguente “autorevolezza” e introiti pubblicitari.
Questa volta tuttavia non c’è di mezzo nessun sito/blog, la notizia che proprio da qualche settimana sta circolando su Facebook riguarda un non meglio precisato diritto al Copyright dove da alcune righe si invitano/consigliano gli utenti stessi a inserire sulla propria bacheca e a condividere un famigerato post che qualche “giocherellone” ha fatto circolare per qualche scopo (magari uno scherzo di Natale).
Ecco quanto scritto nell’ articolo che circola su Facebook: “A causa del fatto che Facebook ha probabilmente scelto di includere un software che permette la sottrazione di informazioni personali, dichiaro quanto segue: oggi, giorno 28 novembre 2014, in risposta alle nuove linee guida di Facebook e articoli l. 111, 112 e 113 del Codice della proprietà intellettuale, dichiaro che, i miei diritti sono associati a tutte le mie informazioni personali, dipinti, disegni, fotografie, testi, ecc… postati sul mio profilo. Per l’uso commerciale di quanto sopra, è necessario il mio consenso per iscritto in qualsiasi momento. Chi legge questo testo può copiarlo e incollarlo nella propria bacheca di Facebook. Ciò consentirà di porsi sotto la protezione del diritto d’autore. Informo Facebook, che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, diffondere o fare qualsiasi altra azione contro di me, sulla base di questo profilo e / o dei suoi contenuti. Le misure di cui sopra si applicano anche ai dipendenti, studenti, agenti e / o dipendenti, sotto la direzione di Facebook. Le informazioni riservate sono incluse nel contenuto del profilo. La violazione della mia privacy è punibile dalla legge (UCC 1 1 1 1-308-308-308-103 e Lo Statuto di Roma). Tutti i membri sono invitati a pubblicare un annuncio di questo tipo, o se si preferisce, questo testo può essere copiato e incollato. Se non si pubblica questa dichiarazione almeno una volta, tacitamente si consente l’utilizzo di elementi quali foto, così come le informazioni contenute nell’aggiornamento proprio profilo.”
Insomma, tutta questa “pappardella” scritta risulta sostanzialmente inutile, e “una leggenda metropolitana” in quanto Facebook non prenderà mai di propria iniziativa qualcosa che appartiene esclusivamente ai suoi utenti (se qualcosa interessasse veramente il network, state sicuri che vi contratteranno), a tal proposito vi invito a dare un’ occhiata a quanto dichiarato da Facebook (qui), e successivamente (qui) troverete tutte le regole che sono garantite da Facebook.
Lo confesso, purtroppo ci sono caduto anche io nel “tranello”, tuttavia essendo molto dubbioso sull’ argomento ho aggiunto a seguire del post “burlone” una mia considerazione dove esprimevo lo scetticismo della “cosa”.
State tranquilli dunque, Facebook non “ruba” nulla di vostro, al contrario siete/siamo noi che divulghiamo i nostri contenuti magari condividendoli pubblicamente e non sapendo che quanto stiamo divulgando potrebbe restare in “famiglia” agendo ovviamente sulle impostazioni del nostro “spazio” Facebook.
Se volete correggere/aggiungere altro a quanto da me scritto vi invito a lasciare un messaggio. Grazie.