L’unione europea ha presentato una denuncia contro Google sul suo presunto comportamento di concorrenza sleale, da quanto sembra emerso da un’indagine durata ben cinque anni, il motore di ricerca più utilizzato al mondo potrebbe vedersi infliggere una multa salatissima, circa 6 Miliardi di dollari. Da quanto venuto alla luce di recente, le posizioni “dominanti” che più “inguaiano” il colosso di Mountain View sono le ricerche, e le tecnologie legate ad Android. L’inchiesta è al momento ristretta al circuito dei servizi utilizzati negli acquisti online, tuttavia potrebbe ben presto interessare anche altre categorie a quelle sopra citate.
Il colosso delle ricerche ovviamente nega ogni addebito, come spiega il vicepresidente di Google, Amit Singhal, che dal canto suo dichiara: “Siamo fortemente in disaccordo e ansiosi di spiegare le nostre ragioni nelle prossime settimane, abbiamo dimostrato che le accuse di danno ai consumatori e ai concorrenti non sono corrette”. Anche per quanto riguarda Android, il sistema per smartphone e tablet, non siamo stati i soli ad avere beneficiato del suo grande successo. Per questo non vediamo l’ora di analizzare questi aspetti più nel particolare con la Commissione europea nei prossimi mesi.”
Ora Google ha settanta giorni di tempo per chiarire le proprie ragioni, ragioni che se non ritenute “accettabili” potrebbero far “scattare” la multa colossale. Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza ha rilasciato una dichiarazione in cui ha detto che: “i risultati preliminari della commissione hanno sostenuto la tesi che Google “sistematicamente” ha dato risalto ai propri annunci, questo è pari ad un abuso della sua posizione dominante nella ricerca. Sono preoccupata del fatto che Google ha aumentato “artificialmente” la propria presenza nel mercato dello shopping, con il risultato che i consumatori non vedevano realmente ciò che era più interessante per loro“.
La stessa Margrethe Vestager assicura anche che: “non ci sarà tregua nel monitorare la condotta di Google, oggetto di 32 reclami presentati negli ultimi cinque anni all’Antitrust Ue da concorrenti di tutto il mondo“.
In questi casi, e soprattutto quando si parla di Google sarebbe giusto precisare che se non fosse per questo straordinario motore di ricerca che si migliora costantemente, una parte considerevole di risultati (dovute a domande/query) degli utenti resterebbe oscurata, tuttavia spetta a chi di dovere stabilire se c’è stato o meno un “abuso di potere” da parte di Google, la mia opinione comunque, è quella che probabilmente si arriverà ad un accordo che soddisferà entrambi le parti.
Se volete maggiori dettagli vi invito a leggere l’articolo orinale pubblicato da Bbc, inoltre se volete dire la vostra su questo increscioso contenzioso che si è aperto tra Ue, e Google vi invito a scrivere. Grazie.