Già, Graziella era mia Zia ma ora non c’è più. Se ne andata molto più velocemente di come era arrivata e senza arrecare tanto disturbo. E’ la prima volta che scrivo un post del genere, e probabilmente anche l’ ultima, evidentemente la “botta” questa volta è stata più forte del solito; Graziella era una delle mia Zie scrivere su quello che è stata per tutti noi (in generale) ci vorrebbero 50 anni, e io non credo di avere tutto questo tempo a disposizione il normale corso della vita non me lo consente, ma tanto per dare più senso a quello che sto scrivendo voglio ricordare le parole di Don Pietro parroco di Vetrego di Mirano, che durante il Rosario (la sera prima dei funerali) ha voluto ricordare Graziella con delle parole semplici ma significative:
“Quando si lascia questa vita terrena Il Signore apre un libro, un libro che non ha pagine, ne tanto meno ci sono le penne per scriverlo un libro che ai giorni nostri potremmo definire virtuale, la vita di Graziella è scritta su quel libro a chiare lettere, lettere indelebili che resteranno nella memoria di Dio e di tutti noi per sempre”.
E’ stata un romanzo la vita di mia Zia Graziella (dove qualsiasi regista ci potrebbe fare un film di grande successo), ad iniziare da quando era bambina, dopo ragazza, fino alla sua scomparsa che ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi a cominciare da Paolo e Catia i suoi due figli, e per Vanessa che si è vista portare via la mamma per due volte.
Ho la mente confusa mentre scrivo queste poche righe, e come detto poc’anzi scrivere della vita di Graziella ci vorrebbero molti anni. Graziella è stata per tutti una Moglie, una Mamma, una Zia, una Sorella, una Cugina, una Suocera, una Cognata, una Badante…..E’ stata tutto e di più.
Oggi Sabato 15 Marzo (giorno che resterà per sempre nella nostra memoria come un ricordo incancellabile) si sono svolti i suo funerali, molta gente nella chiesa di Vetrego (una piccola frazione del comune di Mirano) dove aveva passato gran parte della sua vita, vita che è stata sotto certi aspetti breve ma intensa; nella chiesa c’era un silenzio surreale, tutti intenti ad ascoltare la messa che Don Pietro celebrava tra la commozione dei presenti.
Un silenzio rotto solo da un’ applauso dopo che la nipotina di Graziella, Giorgia, ha letto una lettera per la sua nonna “nonna, oggi che te ne sei andata voglio scriverti un pensiero che spero che arrivi fino a lassù, fino al paradiso. Io e te ci siamo sempre volute bene anche se non ce lo siamo mai davvero dette esplicitamente ma adesso voglio farlo…TI VOGLIO BENE NONNA, scusami per tutte quelle volte che con te mi sono comportata male o per tutte quelle volte che semplicemente ti ho fatto stare in pensiero per me.. è inutile dire di come sia stata vuota la mia vita in questi giorni senza di te che mi difendevi sempre e che avevi sempre una buona parola da mettere per me. Ti voglio bene e non finirò mai di pensarti nonna perché ti porterò per sempre nel mio cuore, non ti dimenticherò mai”.
Forse tutti noi avremmo voluto dire qualcosa ma in certi momenti è difficile pensare e parlare. E’ stata un romanzo la vita di mia Zia Graziella, ed io non ho frasi “toccanti” che si dicono in certe occasioni ma una cosa è certa, chi vive nei nostri cuori non muore mai! Ciao Zia. Ti porterò nel cuore per sempre! Tuo Mario.