Ormai i suicidi per disperazione dei disoccupati non si contano più, sono quasi all’ ordine del giorno e a volte passano inosservati per mancanza di visibilità sui TG nazionali, a volte qualche caso come questo ha risalto perché grandi testate giornalistiche lo pubblicano, ma per il resto ci sono suicidi di disoccupati continuamente, ma di loro si sa poco o niente, anche se sono pubblicati sulle “testate locali”.
I disoccupati che si tolgono la vita per la disperazione di non poter mantenere la propri famiglia, sono poco visibili perché qualcuno si vergogna della grave “situazione” che questa crisi che sta attanagliando l’ Italia da orma molti anni (crisi che hanno provocato i precedenti e attuali “governi).
Fatto sta che Giuseppe Burgarella classe 1952, disoccupato da anni ha voluto farla finita impiccandosi ad una trave di casa.
Nelle mani un “passo” della Costituzione Italiana, quello che riporta l’ articolo numero 1: “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”, un chiaro segnale a tutte le istituzioni che evidentemente hanno dimenticato, e che si stanno interessando in modo minimale al dramma della disoccupazione.
Molta commozione a Guarrato in provincia di Trapani, un piccolo paesino con circa 1300 anime dove il “povero” Giuseppe era residente e disoccupato da anni.
Aveva chiesto aiuto anche al presidente Giorgio Napolitano e al segretario della CGIL Susanna Camusso, ma con molta probabilità i messaggi sono andati “perduti”.
In Italia continua a mancare il “lavoro” e nessuno sta facendo niente di veramente concreto per “ribaltare” questo stato di crisi che sta da anni affliggendo quasi tutti i paesi Europei e in particolare l’Italia.
E’ assolutamente necessario che nel nostro paese torni a cresce l’ occupazione ormai in “caduta libera” da anni. Lo stato e tutte le parti sociali che fino adesso sono state a guardare completamente “statiche”, sono chiamati a dare un segnale forte e chiaro, e non premiare chi ha portato il nostro paese nello stato in cui si trova.
Se volete dare la vostra opinione su questo triste fatto, vi invito a lasciare un messaggio. Grazie.
ciao io volevo chiedere una cosa. dal 15/07/2007 sono stata assunta come apprendista contratto scadeva dopo 3 anni, ma nel inizio 2010 sono rimasta incinta.. cosi sono stata i maternità per un anno.Il 31/12/2011 sono passata dal apprendista a operaia a tempo indeterminato. Pero 09/02/2012 sono stata licenziata! sono andata al inca per sapere se potevo prendere la disoccupazione (ero in lista di mobilità) mi hanno detto di no! che mi mancavano pochi giorni x prendere almeno ridotta! va be dopo per altri 2 mesi ho lavorato in una gelateria… poi per altri 4 facendo part time alla coop. e ci ritorno al inca e cosa mi dicono?? che non prendo nulla!!! io non ci capisco più niente. In più adesso leggo i commenti e ho trovato un articolo: 4) gli apprendisti (Le norme sull’apprendistato non contemplano tra gli obblighi assicurativi quello della disoccupazione). L’I.N.P.S. ha deliberato che in caso di trasformazione del rapporto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato i periodi di apprendistato sono equiparati ai periodi coperti da contribuzione di disoccupazione;vuol dire che mi hanno preso in giro?? La prova che ero da lo ce! ho un foglio dietro stampato da loro. Estratto Conto Previdenziale. solo che adesso ho paura che e troppo tardi per chiederla. Intanto rimango senza lavoro con un figlio a carico! Grazie per la risposta.
(autore: purtroppo non posso darTi una risposta a quanto chiedi perché non ho competenze in materia, io stesso mi affido per queste pratiche ai patronati. Mi spiace tantissimo per la Tua situazione, ma Ti consiglio di parlare presso un’altro patronato, magari hanno “direttive” diverse. Ciao e auguri.)