E’ che caspita il Jobs Act, ancora incertezze! Purtroppo le mie (e di molti disoccupati) paure ora si sono concretizzate. Onestamente non so più cosa dire e nemmeno cosa pensare, cerco in tutti i modi di ragionare con la “logica” ma quest’ultima mi porta sempre ad un punto fisso: stiamo continuatamente andando nella direzione sbagliata!
Francamente mi chiedo in continuazione se chi concepisce e realizza questi provvedimenti sia propenso a pensare in modo positivo, valutando se realmente quello che sta per fare porterà benefici in maniera duratura per migliorare questo che oramai è uno stato sociale disastroso, e oltretutto preventivando se questi provvedimenti per il lavoro daranno la possibilità a quanti hanno perso l’impiego (per questa crisi) di essere tutelati, e non con la “disoccupazione”!
Si continuano a fare riforme sbagliate che sono iniziate nei primi anni ’90, senza prendere in considerazione che è proprio questo il punto principale della questione, basterebbe una sola di riforma che è quella di ristabilire le pensioni a 35 anni di anzianità ristabilendo cosi quello che era stato “distorto” parecchi anni fa, e maggiormente peggiorato con la riforma Fornero.
Le assunzioni saranno più dei licenziamenti! Quando sento queste affermazioni mi prende uno stato di sconforto che mi attanaglia e peggiora la mia situazione di disoccupato, è chiaro che il nostro Primo Ministro non sa esattamente cosa porterà in termini di ripresa quest’ultimo “Jobs Act”, a me sembra un provvedimento fatto in “fretta e furia” (e senza considerare l’ aspetto negativo) per rifilare aiuti di stato alle aziende, con “questa Europa” non si può più fare direttamente quindi si devo “pensare” strategie diverse. E’ probabile che a breve ci sarà un picco di assunzioni (soprattutto tra i giovani), e la “cosa” potrebbe durare anche diverso tempo o almeno fino a quando gli aiuti saranno disponibili, e poi?
Ancora incertezze, non c’è nessun futuro certo! In questi ultimi vent’anni si è solo pensato a prendere di mira l’articolo 18 (probabilmente per un puntiglio personale), trascurando in modo grave la situazione delle pensioni e ancor più maggiormente la “corruzione” che ci ha portato nella situazione in cui siamo adesso. Quando l’ azienda in cui lavoravo ha chiuso lo ha fatto e basta! Tutti licenziati per una non meglio precisata “cessata attività”, mentre l’azienda stessa era in una situazione lavorativa di tutto rispetto. L’ Articolo 18 era pienamente funzionate!
Con quest’ultimo provvedimento si continueranno a dare soldi ai disoccupati (anche per lunghi periodi), io stesso attualmente sono in “disoccupazione”, ma cosa posso fare? Come posso (e come possono) rientrare nel mondo del lavoro persone che sono alla soglia dei 60 anni per raggiungere i requisiti alla pensione?
“Ci saranno più assunzioni che licenziamenti!” Questa sembra essere una sorta di scommessa che il Primo Ministro sta facendo senza considerare il lato opposto. Questi alcuni punti del nuovo (ennesimo) Jobs Act. Tutele Crescenti: in particolare si potrà cominciare ad assumere con il contratto a tempo indeterminato, questo tipo di provvedimento dovrebbe “mirare” a cancellare le infinità di contratti del tipo co.co.co. ecc… ma per sapere cosa di concreto si “nasconde” si dovranno attendere diversi mesi.
Per i nuovi assunti con questa caratteristica non varrà l’articolo 18, perciò il dipendente non avrà diritto al reintegro nel caso di licenziamento ingiustificato (purché non sia del tipo discriminante o altri casi piuttosto rari). Al posto del reintegro l’operaio avrà diritto ad un’indennità che aumenta con il passare del tempo lavorato. Questo potrebbe essere un “rimborso” tra uno e 2 mesi di stipendio. Per maggiori dettagli vi invito a leggere le testate autorevoli.
Francamente penso che questo tipo di Jobs Act (cosi com’è) c’era già, io stesso a volte lavoro qualche mese all’anno e l’azienda scaduto il periodo mi licenzia dandomi tutto quello che mi spetta (è scritto nel contratto!), per quanto riguarda i contratti di co.co.co. è chiaro che ci saranno pochi ad avvalersi di questo “aiuto” finanziato, in quanto spesso chi utilizza questo genere di contratti lo fa per un breve periodo.
Tutto questo interessa le nuove assunzioni dal 2015. Per i contratti di lavoro stipulati in data antecedente a tempo indeterminato seguiterà a valere il vecchio articolo 18 e questo particolare potrebbe creare l’ennesima “distorsione” nel mercato del lavoro.
Quanto scritto è solo una mia opinione ma sentivo il bisogno di scriverla. Servono circa 8 Milioni di posti di lavoro e questi continui provvedimenti di cui l’esito è proprio una “scommessa” non credo avranno l’effetto desiderato.
Se volete intervenire su quanto scritto vi invito a lasciare la vostro parere. Grazie.
Non cambierà nulla,qualche azienda incasserá per poi chiudere