Qualche giorno fa sul Gazzettino di Venezia (che qualcuno aveva dimenticato su una panchina) ho letto una lettera che mi ha scosso molto, indirizzata al Direttore (Roberto Papetti) la missiva (un disperato appello) era firmata da una mamma (Ketty) di 32 anni, disoccupata con 3 bambini che abita a Spinea -Venezia. Prima di fare la mia (forse indegna) considerazione vi propongo il testo integrale del documento:

Caro Direttore, sono una mamma, italiana, di 32 anni. Chiedo aiuto, ho 3 bambini, cerco lavoro da molto tempo, ma sono mamma e questo sembra essere il problema. Appena dico che ho bambini mi guardano con occhi sgranati. Mi rendo conto di non essere la sola in questa situazione. Chiedo alla redazione, se in anonimato, per rispetto dei miei figli, potete fare un’ appello. Cerco un lavoro, qualsiasi, notturno, a part-time, è indifferente. Qualsiasi cosa che mi dia l’ opportunità di vivere senza l’ aiuto di altri. Non voglio soldi, un lavoro. Per 10 anni sono stata segretaria dattilografa, poi la crisi ha fatto si che l’ azienda chiudesse. Non ho più trovato nulla. I bambini frequentano l’ asilo e i nonni giovani vivono vicino e sono sempre disponibili. Sono diplomata segretaria d’azienda. Mi adatto a tutto, sono automunita e vivo nella zona di Spinea. Ketty – Spinea – Venezia.

Non resisto, lo devo dire per forza, soprattutto rivolgendomi al nostro Primo Ministro Matteo Renzi: “Signor Primo Ministro, io credevo che il problema del lavoro fosse l’odiato articolo 18, qui invece salta fuori che molte donne non trovano lavoro perché sono mamme, hanno figli! Mi aspetto un’ improbabile risposta. Grazie”.

Non so più cosa dire, io stesso ho una vicina che si trova nelle stesse condizioni di Ketty. Mi prende lo sconforto totale quando leggo questi avvenimenti, ho la testa tra le mani perché non so più cosa pensare. In questo blog lettere come questa ne ho pubblicato a decine, e francamente ogni qualvolta che ne leggo una il mio morale scende a zero e mi assale l’angoscia.

E’ chiaro che tutti quelli che durante questi ultimi 20 anni si sono succeduti alla guida del Paese hanno percorso sempre una “strada a senso unico”, purtroppo nel senso sbagliato. Si è fatto “tutto al contrario di tutto” senza pensare alle conseguenze che decisioni alquanto discutibili avrebbero portato la nostra Nazione allo stato disastroso in cui si trova adesso.

Personalmente lo scrivo e lo dico da anni, nel nostro paese c’erano solo 3 riforme (va di moda chiamarle così) da fare: età pensionabile a 35 anni (che poi era quella che c’era una volta) 35 anni di lavoro sono tanti ma almeno si ha il tempo di passare qualche anno di vecchiaia con i propri cari, costruire nuove carceri per “punire” (seriamente) i corrotti e i corruttori che con le loro malefatte dirette, e indirette hanno sottratto quantità ingenti di risorse. Basta! Ho anche risparmiato una riforma, nel senso che non serve altro!

La prima avrebbe liberato milioni di posti di lavoro (come un tempo) con un ricambio generazionale che ora è inesistente grazie alle fantomatiche riforme per il futuro dei nostri figli (ancora più disoccupati), la seconda (che si guardano bene da mettere in atto – non la faranno mai – vedi ultimi avvenimenti) avrebbe annullato la prima (l’ età pensionabile sarebbe rimasta a 35 anni). Forse bastava solo la seconda di riforma! Invece non si è fatto nulla, si continua a perseverare su migliaia di riforme che non portano a nulla, nulla! Anzi al punto in cui siamo hanno seriamente compromesso tutto il futuro degli anziani (per quello che rimane) e i giovani; il “sistema” è stato impostato per dare benefici a pochi, ma intorno a quei pochi girano molti, ma non tutti! Inutile scrivere altro tanto sono appelli inascoltati!

Spero con tutto il cuore che Ketty possa risolvere al più presto il suo drammatico problema. Qualcuno faccia qualcosa, perché così non si può più andare avanti! Se volete aggiungere altro o dare la vostra opinione (mi auguro lo facciate) avete tutto lo spazio che volete. Grazie.

Un pensiero su “Ketty: io mamma con tre figli non trovo lavoro”
  1. Anche a me sta succedendola stessa cosa, ho iniziato a lavorare a 15 anni e ora che ne ho 39 e una bimba di 2 anni non esisto per nessuno, un fantasma…è uno schifo.

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