Piccolo fuori programma ieri sera intorno alle ore 23.30 a Piazza Vecchia di Mira in provincia di Venezia, una “campana” usata per raccogliere la carta da riciclo di proprietà della municipalizzata Veritas ha inspiegabilmente preso fuoco provocando (oltre alle fiamme) un denso fumo tossico che ha dato qualche disagio tra i residenti delle 2 vie che proprio in quel punto si incrociano, i Vigli del Fuoco giunti sul posto hanno lavorato per oltre mezza ora per spegnere
l’ incendio ed assicurarsi che tutto era a posto.
Non è la prima volta che succedono questi strani incendi a Mira, ricordo (il più recente), che qualche mese fa un caso analogo a questo è successo anche in Via Risorgimento ad Oriago, senza contare gli episodi spiacevoli successi a Mestre negli anni scorsi dove qualche “furbetto delle campane” appiccava appositamente gli incendi.
Questo tipo di incendio oltre a distruggere la carta e il contenitore stesso, provocano (particolare più pericoloso) un fumo molto nocivo che se respirato produce forti irritazioni alle vie respiratorie e in alcuni casi (nelle persone anziane o altri che hanno problemi respiratori), le conseguenze potrebbero essere peggiori, senza contare che il fumo stesso ha un’ effetto “impregnate” sui vestiti e altri generi di tessuti (come le tende), quindi in qualche caso l’ odore gradevole si potrebbe sentire per qualche giorno.
I contenitori (campane) di questo genere per la raccolta della carta di riciclo (generalmente di colore giallo) sono costruite in vetro resina abbastanza spessa e la stessa se incendiata provoca fumo e vapori molto nocivi per la salute e l’ ambiente, oltre a questo le stesse “campane” hanno un costo non indifferente che viene “scaricato” sulla collettività sotto forma di tasse e balzelli vari di cui credo che il nostro Paese sia ai primi posti in questa triste classifica.
Per ovviare a questi spiacevoli e alquanto costosi problemi sarebbe il caso che l’ amministrazione di Mira accelerasse i tempi per l’ introduzione della raccolta differenziata “porta a porta” in questi ultimi mesi al centro degli incontri con la cittadinanza che l’ amministrazione sta facendo nelle varie frazioni, questo eliminerebbe gran parte di questi contenitori sparsi su tutto il territorio di Mira e le vari problematiche a loro collegate.
La causa di questo genere di incendi (escluso l’ auto combustione visto il periodo e le temperature), potrebbero attribuirsi in alcuni casi ad un mozzicone di sigaretta non spento in modo adeguato che viene buttato nella carta e successivamente nella “campana”, altri casi porterebbero alla classica “ragazzata” con qualche “burlone” che getta un petardo (anche di piccole dimensioni) nel contenitore stesso, per finire, il caso più sgradevole che è quello del “dolo” nel senso che qualcuno potrebbe dare fuoco volutamente a questi cassonetti, ma sono solo supposizioni.
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