Partiti, senza il finanziamento pubblico arriva la cassa integrazioneMannaggia la situazione si complica, non bastavano i circa 4 milioni di disoccupati (sono molti di più!), cassaintegrati, ed esodati in Italia, ora con l’ abolizione del finanziamento pubblico ai partiti i dipendenti di queste società (società!) rischiano di essere posti in cassa integrazione per mancanza di fondi, e gli enti preposti dovranno far fronte anche a questi nuovi cassaintegrati. Inizia così la lettera di un disoccupato (Francesco nome di fantasia) che vuole esprimere tutto il suo rammarico per la situazione “statica” in cui ormai da anni versa il nostro paese, e continua:
Cosa sta succedendo? Anzi meglio sarebbe dire cosa non succederà, perché questa ultima ipotesi di abrogare la sovvenzione pubblica ai partiti non verrà mai e poi mai messa in atto, quindi i dipendenti possono dormire sonni tranquilli! Precisiamo: certe “proteste” sembrano fatte ad hoc, e quest’ ultima rischia di costare alle casse dello stato molto più di prima (forse era meglio lasciare le cose come stavano).
“La voce Finanziamento pubblico ai partiti” verrà ovviamente depennata, (solo la voce però, come è stato fatto molti anni fa), potremmo dire che non va più di moda, o che è un termine “sorpassato”, e in ogni caso si sta parlando della questione da troppo tempo, meglio evitare ulteriori discussioni, la “voce” sarà poi reintrodotta con stratagemmi creati in loco e comunque con un altro nome. Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa che i partiti rinuncino così facilmente a tanto ben di Dio? Ci gireranno intorno come al solito.
Torniamo ai dipendenti dei partiti, tra di loro (come in tutti i posti dove si lavora) ci sono padri, e madri di famiglia, ma perché solo adesso vengono avvertiti che rischiano la cassa integrazione? Io ho superato i 55 anni, e sono disoccupato da 5, fino a qualche giorno fa credevo che i partiti politici fossero organizzazioni statali, e di conseguenza i fondi elargiti spettassero di diritto, invece solo ora vengo a scoprire che sono società! Società private che percepiscono fondi pubblici!
Ora fermo restando che chi sostiene le spese per essere eletto parlamentare debba essere risarcito, ma la paga degli onorevoli non è di quasi 20.000 €.? Le spese sostenute non sono comprese in quella paga?
Tengo a precisare che mi dispiace per gli eventuali dipendenti che saranno messi in cassa integrazione, perché ci sono passato anch’io per qualche anno (non succederà!), ma se con queste società siamo arrivati al punto in cui siamo, francamente mi scuserete ma dovrebbero essere licenziati tutti! (escluso i dipendenti)” 
Lascio a voi tutti eventuali commenti su quanto scritto dal lettore. Grazie.

2 pensiero su “Partiti, senza il finanziamento pubblico arriva la cassa integrazione”
  1. When someone writes an paragraph he/she retains the image of a user in his/her mind that how a user can be aware of it.
    Therefore that’s why this piece of writing is outstanding.
    Thanks!

    Traduzione: Quando qualcuno scrive un paragrafo lui / lei conserva l’immagine di un utente nel suo / la sua mente che come un utente può essere a conoscenza di esso.
    Quindi è per questo che questo pezzo di scrittura è eccezionale.
    Grazie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *