Precisiamo subito, è assolutamente vietato prestare servizio (soprattutto in nero, ma non è questo il caso) presso altre aziende quando un “lavoratore” si trova in cassa integrazione, questo vale per tutti, salvo eventuali casi di cui non siamo a conoscenza, ma sicuramente con apposite deleghe.
Precisazione doverosa per gli ultimi avvenimenti che hanno suscitato sdegno nel “mondo” dell’occupazione; alcuni piloti di aereo (non ci è dato a sapere con precisione di quale compagnia) che si trovavano in cassa integrazione e che percepivano un’ assegno mensile di circa 7 mila euro, sono stati scoperti e denunciati perché prestavano servizio per altre compagnie aeree di nazionalità “straniera”, questo ovviamente in totale barba alle norme vigenti, essendo quest’ultime compagnie di diversa nazionalità la loro assunzione “sfuggiva” (ma non per molto) ai controlli di legge.
La loro “assunzione è sfuggita” ma non per molto dicevamo, perché dalle notizie riportate sui quotidiani, sembra che la Guardia di Finanza di Verona abbia scoperto, e denunciato diversi “furbetti dell’aria” che intascavano contemporaneamente l’ assegno di cassa integrazione, e lavoravano tranquillamente facendo il loro mestiere di piloti d’ aereo per altre compagnie, intascando la paga normale che ovviamente “supera” l’importo della cassa integrazione.
Per il momento sembra che sia solo un caso isolato, ma se le indagini tuttora in corso venisse confermato quello scoperto dalla Guardia di Finanza, ci sarebbe la conferma di quanto già detto in diverse occasioni da diversi personaggi del mondo sindacale. Fare questo tipo di “furberia” non solo è reato (perché priva i rispettivi istituti delle tasse e contributi vari) ma toglie alle persone che veramente cercano lavoro in tutti i settori quel minimo di dignità lavorativa.
Probabilmente (ma è una nostra opinione) anche se in modo meno vistoso e soprattutto meno pagato molte figure professionale di alta qualifica riescono a lavorare anche quando sono in cassa integrazione.
Quello scoperto dalla Guardia di Finanza di Verona pone in modo significativo quello che la crisi economica sta anno per anno, mettendo in grave difficoltà persone che prima facevano una vita dignitosa.
Se i piloti sono con 7 mila euro di cassa integrazione sono costretti ad un secondo lavoro, immaginiamo gli operai che percepiscono una paga di 1.000/1.200 euro al mese (800 euro in cassa integrazione). A voi qualche commento in proposito. Grazie.
Bene, io sono in cassa integrazione da circa 10 mesi, e prendo 850 euro al mese cosa dovrei dire e fare?
Incredibile, ma non hanno rimorsi di coscienza? Portano via il lavoro a chi veramente vorrebbe lavorare!
Furbi però, cassa integrazione e in più un lavoretto da 10.000 euro al mese. Bravi!