Il raccapricciate episodio arriva dalla Gran Bretagna, dove una donna di circa 50 anni è stata sottoposta ad un abuso sessuale con una bottiglia di shampoo, il contenitore di plastica di 400 ml era stato introdotto attraverso l’ano della donna, probabilmente per un “gioco” sessuale che le è costato la vita.
Secondo quanto riportato dalla Bbc (qui), quanto successo risale al 18 Aprile dello scorso anno, ma solo nella scorsa settima si è venuto a sapere di questo fatto. La donna che si chiamava Majella Lynch, è morta a seguito di una emorragia interna, la stessa era stata soccorsa dai medici nella propria abitazione a Southampton, città che si trova nella contea dell’Hampshire nella regione del Sud Est del Regno Unito.
A quanto sembra la signora era dedita all’alcol da molti anni, i medici non hanno capito subito di cosa realmente si trattava, in quanto la donna stessa era molto spaventata e non aveva fornito nessun dettaglio in merito; l’orrendo ritrovamento della bottiglia situata nell’addome è stata scoperta dopo, a seguito di una tac che ha evidenziato in modo inequivocabile la presenza del corpo estraneo.
Vani i tentativi dei medici di salvarla, la donna sottoposta d’urgenza ad un intervento chirurgico è poi deceduta a causa delle lesioni interne che la bottiglia aveva provocato; da quanto poi si è appurato, sembra che i medici abbiano escluso che la donna abbia potuto introdursi da sola il corpo estraneo, e procurarsi le lesioni che hanno portato al tragico epilogo.
Per questo motivo la polizia ha voluto “vederci chiaro”, e a quanto sembra per questo terribile evento è stato accusato un uomo che conosceva la donna, e che proprio in quel giorno si trovava in visita nella sua abitazione; tuttavia, l’accusato ha negato ogni accusa.
La bottiglia di shampoo, insieme con altri prodotti per l’igiene della persona, erano stati donati alla signora dai servizi sociali; da quanto dichiarato dai medici, la presenza della bottiglia nell’addome sarebbe stato “estremamente doloroso”, per la signora Lynch, ma la stessa ha rifiutato di dire il personale ospedaliero che cosa le era accaduto.
A confermare l’ipotesi dell’aggressione, è stata successivamente la stessa donna che quando si trovava in ospedale si sarebbe confidata con alcune infermiere che la seguivano, il tutto detto in uno stato di evidente paura.
All’inizio del processo, giudice aveva messo in guardia i giurati che avrebbero assistito (guardando i dettagli del caso), a qualcosa di estremamente “scioccante e doloroso”. Infatti, mentre l’accusa esponeva il suo caso, un giurato di sesso femminile è svenuta sulla sedia. Il processo ovviamente è stato interrotto per permettere di soccorrere la donna.
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