“Laudato Si”. Ancora un appello deciso di Papa Francesco, che invoca tutti i “potenti” affinché il riscaldamento globale del nostro pianeta non sia causa di cambiamento climatico con conseguenze molto gravi dal punto di vista umano. Nella lettera, Papa Francesco, esorta i ricchi a cambiare stile di vita per evitare la distruzione dell’ecosistema.
Anche gli ambientalisti che in questi decenni non sono stati a “guardare”, sperano che il messaggio del Papa spingerà le nazioni ad un accordo in vista della conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Parigi nel mese di Dicembre; tuttavia da “voci di corridoio” sembra che alcuni “conservatori” americani non siano tanto d’accordo su quanto proposto dal Pontefice, probabilmente sono quelli che da questa situazione traggono profitti.
L’enciclica scritta dal Santo Padre, denominata “Laudato Si (sia lodato), sulla cura della nostra “casa comune”, ha lo scopo di ispirare tutti – cattolici non solo romani – per proteggere la Terra; la lettera di 192 pagine, che è il più alto livello di documento che un Papa può emettere, pone gran parte della colpa del riscaldamento globale sulle attività umane. Papa Francesco scrive che: “non siamo signori e padroni della terra, abbiamo il diritto di viverci, ma non di saccheggiarla a volontà.
Il portavoce vaticano Padre Federico Lombardi, ha lanciato la seconda enciclica del Pontefice in una conferenza stampa oggi (Giovedì 18 Giugno) . Il rilascio del testo arriva sei mesi prima che i leader internazionali si riuniscano a Parigi per cercare di siglare un accordo per ridurre le emissioni di carbonio.
Non si capisce ancora con certezza, se il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon sia favorevole o meno, al documento del Papa, tuttavia ha fatto sapere, che il cambiamento climatico è una “questione morale che richiede un dialogo rispettoso con tutte le parti della società”. Favorevoli ovviamente, visto che è stato ampiamente apprezzato dai gruppi ambientalisti, come il WWF, che tramite il suo presidente, la signora Yolanda Kakabadse, ha fatto sapere che questo documento era necessario per il dibattito sul cambiamento climatico.
Le associazioni ecologiste hanno accolto l’enciclica di Papa Francesco con ottima soddisfazione ed emozione. E Domenica 28 giugno cammineranno fino a Piazza San Pietro per ascoltare l’Angelus, e per ringraziare, e salutare il Santo Padre.
Abbiamo voluto inquinare i mari, i fiumi, abbiamo voluto inquinare la “nostra” terra, effetti che oramai si protrarranno per secoli se non verranno presi in seria considerazione da chi ha il compito di vigilare su questo “disastro ambientale” in cui ci troviamo. Per quanto riguarda il nostro paese, sembra che non passi “giorno” in cui non vengano portati alla luce inquinamenti fatti dai primi anni ’60 in poi, comunque vada, il “prezzo” da pagare sarà alto.
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