Sanità: cala la spesa per l’ acquisto dei farmaciQualche giorno fa un autorevole quotidiano online (Repubblica.it) ha pubblicato uno studio effettuato dall’Agenzia italiana del Farmaco (non sapevo esistesse), che sostanzialmente mette in evidenza un sensibile calo sull’acquisto di medicinali, e quindi ho voluto fare una mia considerazione. I dati come al solito si basano sulle non meglio note “medie”, e a mio avviso non tengono conto di certe fasce sociali (come i disoccupati), che non si possono permettersi  neanche anche un’ aspirina, si devono tenere il mal di testa!).

Ora dallo studio dell’ Agenzia salta fuori che nel 2012, ogni italiano ha acquistato una media di circa trenta scatole di farmaci, e nello specifico hanno comprato soprattutto medicine per curare il sistema cardiovascolare, seguiti, da quelli per l’apparato gastrointestinale e il metabolismo.

Ma non è tutto, è aumentato in questi ultimi anni anche l’uso di antidepressivi salito del 4.5% (vista la situazione sociale disastrosa non mi meraviglia). Sempre nel 2012 sono state comprate 1.8 miliardi di confezioni di farmaci (strano ma vero, ma chi si è potuto permettere i farmaci?).

Quindi la spesa complessiva, sia quella pubblica che quella privata, è scesa del 5.6% in rapporto al 2011, per complessivi 19.390 milioni di euro circa. Facendo la solita “media” (queste medie mi fanno arrabbiare), ogni cittadino italiano ha speso circa 430 euro (e ti pareva).

Attenzione perché adesso arriva il “bello”: sembra che la spesa per acquistare prodotti farmaceutici abbia raggiunto la cifra di 25.5 miliardi di euro, di cui il 76% è stato poi reso ai cittadini dal S.S.N. Arriviamo alla hit parade dei prodotti più venduti: in cima alla classifica delle vendite si trovano i farmaci cardiovascolari, al secondo posto troviamo i medicinali per l’apparato gastrointestinale (attenzione il “lansoprazolo” adesso si paga a meno di avere una ben determinata malattia, altrimenti se dovete prendere farmaci “pesanti” dovete pagarlo) e il metabolismo, a seguire altri farmaci per cura del sistema nervoso e dell’apparato respiratorio.

Quello che ovviamente salta di più all’ occhio, e l’ importo speso dalle strutture sanitarie pubbliche che raggiunge circa gli 8 miliardi di euro, facendo la famigerata media risulta che per ogni cittadino vengono spesi 133 euro circa.

Una spesa per il Servizio Sanitario Nazionale che stranamente, e nonostante la crisi attuale è aumentato rispetto al 2012 del 12.6%. Poi ci sono le spese suddivise in regioni, e dove risulta che a spendere di più per i farmaci sia la Sicilia. A spendere di meno in questo “balletto fatto di farmaci, è il Trentino.

Altri dati danno le donne come le maggiori consumatrici di farmaci rispetto agli uomini, ma questo è dovuto per le cure soprattutto per i tumori al seno.

Infine ci sono gli over sessanta che utilizzano farmaci per la cura dell’ipertrofia prostatica (ingrossamento della prostata). Da tenere presente come detto in precedenza che gli studi si basano sulle “medie”, quindi ci possono essere persone che spendono decine di migliaia di euro per curarsi (possono permetterselo), mente altre persone (come i disoccupati) che non possono farlo.

Il segnale comunque è positivo, questo vuol dire che stiamo “tutti bene” o quasi. Se avete commenti, o volete correggere quanto scritto in questo post  lasciate un messaggio scritto. Grazie.

Un pensiero su “Sanità: cala la spesa per l’ acquisto dei farmaci”
  1. Con questi fantastici studi che ci hanno, ci stanno, e ci propineranno nei prossmi anni, hanno tenuto tutti buoni. qualche mese fa ho sentito un altro di questi studi, in pratica risulta che ogni italiano incassa circa 17 mila euro all’ anno. Vi sembra giusto?

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