Mi sento “preso” sia personalmente che emotivamente scrivendo questo “articolo”, non tanto per il particolare che dopo 5 anni sono ancora disoccupato, ma in quanto ha segnato profondamente la storia di ognuno che nello stabilimento della Sirma ha lavorato credendo in futuro migliore.
Le scelte che a volte fanno i proprietari come Stefano Gavioli, di chiudere senza apparente motivo le aziende, lasciano un segno a volte indelebile che cambia il destino di ogni operaio che lavora, e in particolare quando il lavoro è la sola fonte di reddito che ha una famiglia.
Della Sirma S.p.A. di Porto Marghera si è scritto, detto, e visto tanto ma questo non ha impedito di portare a termine quello che il proprietario voleva fare!
Facciamo un “passo indietro”, e andiamo a ripercorrere brevemente quanto era successo all’ epoca dei fatti, quando tutto ebbe inizio; la Sirma che vantava una storia industriale non indifferente, era, e lo è tuttora (anche se abbandonata) ubicata a Malcontenta di Venezia, produceva materiali refrattari, materiali che vengono utilizzati a temperature estreme come negli altoforni delle acciaierie, forse i guadagni non era altissimi ma comunque restavano di tutto rispetto.
Quello che francamente ancora oggi non ho capito è il motivo per cui il proprietario ha voluto “fortemente” e a tutti i costi la chiusura totale! Inutile anche il dirvi che sono state tentate tutte le strade possibili, e immaginarie ma non c’è stato nulla da fare nulla!
Era l’ otto Ottobre 2008 quando Stefano Gavioli firmò le lettere di licenziamento indirizzate a tutti i dipendenti, ma già “l’odore” di chiusura si avvertiva in Gennaio dello stesso anno, i sindacalisti (a cui va un gradito ricordo) tentarono il “tutto per tutto”, cercando una soluzione che potesse mettere d’ accordo le parti, ma come detto sopra quando un proprietario decide di “chiudere” nulla lo può fermare.
Scioperi e manifestazioni per diversi mesi, solidarietà da tutte le forze politiche ma il tutto reso vano da un muro invisibile che tutt’oggi resta un mistero; l’ unica concessione che ci è stata data all’ epoca furono 4 mesi di cassa integrazione, e basta, il tutto “condito” da una denuncia (arrivata a tempo di record) contro i Sindacalisti che dovettero affrontare anche il problema personale.
Molta solidarietà dalle forze politiche locali dicevo, ma quando è stato il momento di tramutarla in “fatti” concreti qualcuno disse: “volete che il comune compri la Sirma? Invece di privatizzare compriamo?” (qualcuno se lo ricorda?).
Da quelle parole forse era il caso di capire che non c’era niente da fare, la Sirma sarebbe stata chiusa. Altri fatti sgradevoli che sono arrivati in questi ultimi anni meriterebbero più attenzione, come la scomparsa dell’ operaio folgorato, ed altri episodi vari.
Non mi dilungo oltre, voglio ricordare i miei ex compagni di lavoro che non ci sono più, a cui va il mio (e credo anche da parte dei miei ex colleghi), abbraccio fortissimo alle famiglie; e a quelli che sono già in pensione.
A gli altri che sono rimasti sia che lavorino o sono ancora disoccupati (come me), vorrei dire che sicuramente ci hanno tolto il lavoro mettendoci in difficoltà giorno per giorno, ma chi crede di togliere la dignità alle persone per questo motivo si sbaglia di grosso.
Mi auguro di ricevere qualche commento, anche se le chiacchiere sono a zero (come diceva il vecchio saggio).
Mi sa però che più di qualcuno si è sitsemato molto bene, chissa cosa c’era “sotto”. Ciao a tutti.
Quando la Sirma stava per essere chiusa, qualcuno lo sapeva ed è stato zitto, questo perch+ gli conveniva!
Siamo stati derubati!
Ciao Mario. Nell’ambito di un mio personale progetto fotografico su aree abbandonate ho conosciuto recentemente quel che resta della Sirma. Durante l’esplorazione fotografica avevo il “magone” pensando a quante energie, quanta fatica, quanto lavoro è stato speso li dentro da tanta umanità. Ho sentito il bisogno di documentarmi e approfondire la triste storia di questa azienda. Saccheggiatori perditempo e predatori di rame hanno devastato il devastabile e nei vostri uffici direzionali si cammina sul un tappeto di documenti. In una cosa mi sono imbattuto e mi ha fatto tanta tenerezza: contenitori trasparenti di diapositive che raccontano la vostra storia. E’ un vero peccato vadano perdute……qualcuno di voi vada a recuperarle. La memoria storica, bella o brutta va conservata e tramandata. Buona fortuna. Stefano
Ciao Stefano. Grazie delle belle considerazioni, purtroppo da quando l’azienda Sirma è stata chiusa non ci sono più entrato (anche perché credo che tutta l’area sia ancora sotto sequestro), comunque se hai avuto modo di vedere la stessa è pericolosa. Per quanto riguarda le diapositive proverò a chiede al sindacalista se è possibile fare qualcosa per recuperarle. Ti faccio gli auguri per il tuo progetto , e nel contempo Ti ringrazio ancora. Mario Bonesi.
C’è gente che ci ha lavorato una vita e con passione e onestà.
Che profondissima tristezza..
sono stato recentemente anche io all’interno della Sirma per un progetto fotografico su fabbriche abbandonate e vi posso assicurare che se pur non conoscendo bene la storia di questa ditta mi ha fatto una tristezza assurda vedere come una azienda come quella possa aver chiuso i battenti, riallacciandomi a Stefano volevo solo dire che all’interno degli uffici ci sono ancora diapositive ben conservate, se a qualcuno interessano le vada a recuperare in quanto è un peccato lasciarle ai sciacalli che stanno distruggendo tutto….
scusate ma non era stata chiusa per disatro ambientale o roba simile?
Buongiorno,
mi chiamo Lodovico ho lavorato con Sirma per 18 anni in qualità di agente.
Al momento della chiusura eravamo carichi di ordini che non si riusciva più a soddisfare… consegne lunghissime ..senza apparente giustificazione. Io penso che la responsabilità sia stata dei manager incapaci di capire il mercato…. e incapaci di gestire le maestranze……ma penso ora che c’era la volontà di chiudere a tutti i costi …
Saluti
Ciao Mario,
sono Federico e ho lavorato in sirma per 38 anni e ho seguito da vicino tutte le vicende.
Potrei raccontarti storie di vario tipo : dalle vicende personali di molti amici alle lotte vissute in tutti quei anni.
Ma questo non è il posto giusto per gli sfoghi.
Solo ora si può capire il vero scopo della chiusura.
Cosa è rimasto in tasca al nostro odiato proprietario ??’
Un area BONIFICATA con i soldi della vendita di tutto ciò che si poteva (cose che appartenevano a società ombra)
A lui è rimasto il terreno.
Cerca in rete i progetti che ci sono ora per l’area ex sirma.
Con pochi e fedeli amici vogliamo, a distanza di anni, ricostruire la storia da donare al mondo la verità.
Avrei bisogno di contattarti
Ho lavorato x qualche tempo in sirma verso il 2004/05 e mi ricordo che stavamo facendo manutenzioni all epoca x dare una spinta nuova a vecchi reparti arrugginiti, con nuove tramogge ecc xke era abbastanza vecchiotta… ho bei ricordi xke ci stavo davvero bene li dentro e poi in mensa si mangiava anche bene ❤️ mi spiace davvero tanto….. peccato