La situazione in cui versano alcuni parcheggi dei supermercati (soprattutto in alcune zone del Nord Est) è oramai risaputa, in questo contesto nella maggior parte dei casi a farla da “padrone” sono persone extracomunitarie che per racimolare qualche euro sono “costretti” a fare da parcheggiatori e in molti casi da “aiutanti” alle persone che in questi supermercati si recano a fare la spesa, ma non solo i parcheggi dei supermercati, queste persone si possono trovare (in alcuni casi) anche in zone diverse, e comunque dove ci sono parcheggi pubblici come ad esempio i parcheggi degli ospedali, altre casistiche ma che riguardano altre parti d’Italia hanno sempre come obbiettivo ricevere una mancia “del tutto volontaria” che potrebbe variare tra i 20 centesimi fino ad un euro, In buona sostanza in alcune zone del nostro Paese i parcheggi gratuiti sono diventati a pagamento.
Qualche settimana fa una donna residente a Mira in provincia di Venezia si reca a fare la spesa presso un noto supermercato situato sulla Statale Romea, l’ ipermercato in questione dispone di un’ ampio parcheggio anche se a volte (soprattutto nei giorni festivi e prefestivi) per la quantità di auto che ci sono risulta abbastanza difficile trovare da parcheggiare l’ auto, la donna parcheggiata la sua automobile prende dagli appositi spazzi un carrello (inserendo ovviamente un euro), dopo essere uscita (a spesa fatta), si avvia presso l’ automobile e ripone nel bagagliaio gli acquisti fatti, ma a quel punto si avvicina il “classico” extracomunitario (uno dei tanti che “controllano” il parcheggio) e chiede alla donna il carrello da portare indietro, ovviamente lo scopo del “parcheggiatore” è quello di recuperare la moneta dopo lo “sgancio” dello stesso.
La donna in questione (una cinquantenne) con il marito disoccupato è costretta suo malgrado a dire di no ed è a quel punto che l’ extracomunitario comincia a pronunciare frasi incomprensibili (nella sua lingua).
“Quando ho detto di no perché il carrello lo avrei portato indietro io – dice la donna, l’ uomo si è innervosito pronunciando frasi che non sono riuscita a comprendere, fortunatamente mentre mi dirigevo verso il deposito dei carrelli mi sono fermata a guardarlo perché avevo capito che voleva fare qualcosa all’ auto, difatti si era già avvicinato allo specchio retrovisore destro e tentava di strapparlo con le mani a quel punto ho gridato verso di lui “cosa stai facendo” – aggiunge la donna, e cosi lo stesso ha desistito dai suoi intenti”.
Questa volta alla donna è andata bene, la rottura di uno specchio gli sarebbe costata centinaia di euro e non avrebbe potuto permetterselo, non è la prima volta che succedono episodi simili con danni anche “importati” sulle auto, questo perché è quasi impossibile controllare tutto il territorio e i relativi parcheggi, a questo punto mi chiedo se non sia il caso di “regolamentare “ tali iniziative di queste persone.
La donna ha poi dichiarato che in futuro andrà a fare la spesa nel supermercato più avanti “almeno sarò sicura di non trovare questo tipo di parcheggiatori“.
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Il video è solo di esempio ma può dare l’ idea di come vanno le cose.