E’ già qualche giorno che questa fantomatica notizia della tassa di 200 euro sui condizionatori gira nella “bocca” degli italiani, anche alcuni telegiornali nazionali ci sono cascati, il fatto è, che oramai siamo abituati ad una serie di provvedimenti atti a “recuperare” soldi in qualsiasi modo per rimpinguare le casse dello stato sempre stranamente vuote, questo tuttavia, non intacca assolutamente i quattrini sempre disponibili per le opere inutili.
La tassa sui climatizzatori “famigliari” è una bufala, e mai come in questo periodo poteva suscitare più indignazione, dal momento che la notizia è cominciata a “girare”, in rete si è scatenato il putiferio, non sono mancati ovviamente i commenti, perlopiù indirizzati ai nostri governanti, anche molto “pesati”; visto il caldo torrido, la notizia che presto ci sarebbe stata questa ennesima tassa, e in aggiunta anche sui condizionatori ha fatto indignare diverse persone.
Devo confessarlo, anche io stavo per cadere nel tranello, tuttavia, mi sembrava strano, il fatto che alcune testate giornalistiche, ed anche il telegiornali della Rai, non ne avessero parlato, diciamo che ci credevo ma molto poco.
Perché questa tassa (al momento) non può essere approvata? Ci sono diversi casi che potrebbero contrastare con la sua applicazione, se prendiamo in esame una possibile tassa sui condizionatori famigliari, la stessa dovrebbe essere imposta anche sulle automobili (dove ci sarebbero una serie di problematiche legate all’uso dello stesso, dovrebbero essere controllate decine di milioni di auto), ci sono anche i climatizzatori portatili, anche in questo caso nessuno sa se lo abbiamo in casa, alcuni (che sono in grado) se lo installano in proprio, per poi finire (si fa per dire) al fatto che la tassa potrebbe colpire anche anziani, e disabili, dove in molti casi l’uso di questo strumento per rinfrescare l’aria è di vitale importanza.
Forse in futuro sarà possibile “mettere una tassa sull’acquisto”, ma la stessa dovrebbe essere pagata una sola volta, e non certo 200 euro ogni anno come invece è stato fatto credere.
Purtroppo se fin qui si è parlato di “bufala”, come dice il vecchio saggio : “in mezzo alle bugie si nasconde una certa quantità di verità”. La tassa c’è già, ed è operativa da almeno 2 anni, la stessa tuttavia riguarda climatizzatori che superano la potenza di 12 KW, in questo contesto stiamo parlando di vani che hanno una ampiezza superiore ai 160 metri quadri, cioè, locali di grandi dimensioni, che per essere adeguatamente raffreddati hanno bisogno di maggiore potenza; tanto per fare un esempio per appartamento di 100 metri quadri, sono sufficienti 8/9 KW, e forse sto esagerando.
Insomma, state tranquilli per il momento, e visto anche la situazione non tanto “bella” della nostra economia, ulteriori tasse potrebbero provocare un effetto indesiderato, visto anche il periodo caldo, e, con i proclami del governo che annunciano il taglio delle tasse.
Se volete una conferma di quanto sto scrivendo, vi invito a leggere l’articolo della Stampa (qui), dove viene esposto in modo chiaro la “bufala estiva.
Se volete commentare (e mi auguro lo facciate), o, correggere quanto scritto, oppure se conoscete altri particolari su questa famigerata tassa sui climatizzatori, e volete aggiungerli nel post, vi invito a lasciare un vostro messaggio. Grazie.
Quanto affermato nel video è da verificare.