Una buona iniziativa quella curata dall’ANC. “La fiaccola della pace” torna ad ardere in città”. San Sebastiano al Vesuvio, ieri pomeriggio, curata interamente dall’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione Appuntato Raffaele Russo (Movm) di cui è presidente il direttore de La Voce Vesuviana, Giuseppe Imperato, è ritornata a risplendere per le vie cittadine, dopo tre anni di sosta, la “Fiaccola della pace”.
La ‘“Fiaccola”, portata dal pluricampione di maratona Raffaele Colantuono, presidente dell’Ercosport, è partita dalla Sezione in piazza della Concordia e al termine del primo giro si è fermata per pochi minuti davanti alla chiesa Madre di San Sebastiano, momento in cui sono stati liberati i colombi, un volo solenne di pace che parte dalla culla della cristianità, messi a disposizione del comitato dei festeggiamenti in onore di San Sebastiano Martire.
La Fiaccola ha proseguito il suo cammino ed ha concluso la sua corsa arrivando sulle scale del Santuario dove ad attenderla era don Enzo Cozzolino, vice parroco. È stata la volta dell’accensione della lampada votiva che arderà davanti al Bambino Gesù, nella chiesa, fino al 23 gennaio, conclusione dei festeggiamenti in onore di San Sebastiano Martire.
Immediatamente dopo, nella sede sociale della Sezione Russo, si è svolto il consueto scambio di auguri tra i Soci e le autorità del territorio. Nel corso della manifestazione hanno ricevuto il diploma fedeltà della Presidenza Nazionale dell’Associazione Carabinieri, a firma del presidente, Generale di Corpo d’Armata Libero Lo Sardo, i soci: vice brigadiere Raffaele Nocerino, carabiniere ausiliario Aniello Nocerino, carabiniere Antonio Gargiulo, carabiniere Giovanni Di Fiore, e soci simpatizzanti, Renato Colacchio, Riccardi Ferdinando, Michele Scognamiglio e Ciro Biagio Pizza.
L’artistico diploma del Rosa Formisano è andato ai collaboratori della manifestazione: Sebastiano De Luca Picione, Gabriele Nemolato e a Vincenzo Battaglia. Dopo l’intervento augurale del presidente e del sindaco di San Sebastiano Giuseppe Capasso.
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Grande lavoro quello delle forze dell’ ordine.
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