Tranquilli, presso la prestigiosa sede del comune di Venezia non hanno aperto nessuna sartoria, i “tagli” di cui il titolo si riferiscono a quelli fatti dal commissario straordinario arrivato presso la sede del comune lagunare in sostituzione del ex Sindaco Giorgio Orsoni che è stato fatto “oggetto” di indagine su quello che si è definito “un terremoto” che ha colpito alcune personalità (ed ex) del mondo politico Veneto. Non entro come al solito nel merito della questione (non ho competenze in merito) ma vi voglio proporre una lettera del Consigliere Sebastiano Bonzio, dove esprime la sua amarezza su quanto sta accadendo a Ca’ Farsetti. Ecco il testo integrale:
“Sono allibito e preoccupato di fronte alla condotta del Commissario Zappalorto, a quanto accaduto in Comune nei giorni scorsi e ai tagli che ha deciso di operare per sanare il bilancio. Evidentemente il giro di consultazioni che ha deciso di compiere con i capigruppo è stato una pura formalità, un appuntamento totalmente inutile nel corso del quale abbiano esposto il nostro punto di vista senza essere ascoltati. Ribadisco il concetto che ho espresso in quell’occasione: i tagli che oggi lui spaccia come necessari per conto del Governo Renzi che rappresenta, sono il frutto avvelenato delle politiche di austerity dettate dall’UE. Una mannaia che fa piazza pulita dei diritti di cittadini e lavoratori, per salvare gli interessi parassitari delle banche e della grande finanza. Un abominio inaccettabile che non abbiamo alcuna intenzione di tollerare, specie in una città come Venezia vittima del ladrocinio messo in atto attorno al sistema Mo.S.E. Mi chiedo come si permetta il Commissario Zappalorto di mettere in dubbio la dignità delle Maestre d’asilo, proprio lui che, dietro lauto compenso, rappresenta un governo che, da un lato va a scodinzolare inutilmente da Frau Merkel contro l’austerity e dall’altro, invece, non fa altro che applicarne i diktat tagliando servizi, stipendi e aumentando le tasse? Zappalorto imbroglia quando afferma che la città è con lui, in primis perché sta giocando questa partita “brunettiana”, nascondendo alla Città gli esiti dei tagli che sta perseguendo. Venezia non assisterà inerme mentre il suo sistema di welfare viene azzerato, è una città che è ben consapevole del fatto che i tagli, nel medio-lungo periodo, non sono quantificabili negli euro necessari per chiudere il bilancio, poiché produrranno danni ben superiori ai fatidici 47 milioni di euro. Non sono campanilista ma, se Zappalorto continua a confrontare i numeri di Venezia con le altre città del Nord, sarà bene che il Governo Renzi lo faccia tornare presto a Gorizia, perché vuol dire che non ha capito nulla della specificità e complessità del territorio lagunare. Infine, la cosa per cui resto sinceramente perplesso è la ritrovata verginità del Direttore Generale Marco Agostini e “l’eccentrica” scelta del commissario Zappalorto di affidare proprio a lui l’incombenza di fare pulizia e portare trasparenza al Comune di Venezia. Capisco bene che esistono persone che vanno bene per ogni stagione ma esiste un limite a tutto! È evidente che l’attuale Direttore Generale, che ricopriva analogo incarico anche con la giunta Orsoni, con tutta la sommatoria di incarichi che lo hanno portato ad essere figura di riferimento amministrativa dell’Ente e nel governo dei principali assets che da esso dipendono (si pensi alla disastrosa gestione della Casa da Gioco e allo strampalato tentativo di privatizzazione), nel caso esistano macroscopiche anomalie nella gestione della macchina comunale, ne porterebbe a pieno il carico di responsabilità e, quindi, buon gusto vorrebbe che venissero compiuti non uno ma dieci passi indietro. Sebastiano Bonzio, già Consigliere Comunale. Rifondazione Comunista.”
Nelle prossime settimane in concomitanza con vari eventi importanti che si terranno a Venezia (Mostra del Cinema, Regata storica ecc…) si preannunciano delle manifestazioni per protestare contro alcune delle decisioni del Commissario. Le cose non vanno bene nel nostro paese, non vanno bene nel senso che si continuano a tagliare quasi sempre dove i tagli riescono più facilmente attuabili.
Si continuano a perdere ogni giorno centinaia di posti di lavoro nella quasi totale indifferenza. Senza una adeguata politica in proposito ben presto diventeremo “mendicanti europei” costretti a chiede l’ elemosina a chi da questa crisi sta traendo enormi vantaggi. Personalmente non vi so dire quando questa “carestia” terminerà ma di una “cosa” sono più che sicuro, sta provocando, e lascerà dei danni paragonabili ad una guerra.
Se volete dire la vostra opinione su questo angosciate problema vi invito a lasciare un messaggio. Grazie.