Ragazzi, purtroppo vi devo salutare! Termina qui il mio contratto con la Veritas scade oggi. Certo non è una “grossa” notizia (lo si sapeva), ma sapere che è “ufficiale” fa indubbiamente un certo effetto. Per me non è un momento triste, non c’è rammarico né malinconia. In questa ultima settimana passata in vostra “compagnia” ho avuto modo di ripensare a tutto quello che è successo nei 3 mesi trascorsi con voi, tutti i momenti allegri, tutte le battute scherzose, e per dirla fino in fondo anche qualche rara delusione.
Inizia così la lettera di Brondolo (nome di fantasia) che ci scrive per ringraziare i suoi “colleghi” Veritas di Mogliano Veneto e continua:
“forse era un sogno, un sogno che avrei voluto continuare a sognare. oggi questi ricordi mi passano davanti ma a un certo punto si confondono e si dissolvono in quel meraviglioso spirito di “amicizia” che lega il vostro gruppo. Questo è il ricordo di voi che voglio continuare a portare sempre con me! Come ho già detto a ciascuno di voi: “siete dei grandi”. Nessuno o quasi, fa quello che fate voi (è una mia convinzione personale). Gli Operatori Ecologici passano, la Veritas rimane.
Rimangono i miei colleghi, ai quali auguro il meglio. Siete l’ Italia migliore, l’ Italia che lavora, quella vera! Purtroppo quest’ anno qualcosa non ha funzionato per il verso giusto, forse ho cominciato “troppo tardi” questo genere di lavoro, forse sarà stata l’ età che “avanza”, il braccio sinistro che non funzionava a dovere, qualche acciacco di troppo, sarà stato Ulisse, Penelope, Lucifero ecc.… (hanno chiamato con questi nomi il caldo allucinante di questo trascorso periodo estivo), evidentemente questi fattori messi insieme hanno formato una miscela micidiale per il mio fisico, costringendomi a metterci molto più impegno dello scorso anno, e a terminare il mio servizio al limite delle energie (che forse avrò tempo di recuperare nel periodo invernale).
Mai come in questo momento, sento il bisogno di ringraziare tutti voi per avermi aiutato a “superare” qualche attimo di sconforto. “Non ho ancora capito il discorso delle “prese”, ma per questo dubbio probabilmente è meglio che mi rivolga a un bravo elettricista”. Ritornare? Questo è il dilemma. In alcune religioni, soprattutto quella Buddista, si crede che ci sia un’ altra vita dopo la morte, ed è quello che devo scoprire prima di decidere in tal senso. “Arrivederci miei pretesi colleghi” verrò di tanto in tanto a trovarvi. Grazie della Vostra attenzione.“
Bella lettera questa scritta da “Brondolo” ai suoi colleghi, certo non è il massimo ma credo che a volte tutti si debbano accontentare.
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Veramente toccante lo sfogo letterale sul cantiere di Mogliano Veneto e alla sua composiziaone operativa lavorativa. Le confido che mi dispiace non averla potuta ringraziare e salutare in occasione dell’ultimo suo giorno di lavoro come interinale ma spero che il prossimo anno a meno che non riesca a sistemarsi definitivamente le porgerò sicuramente gli auguri di buona fortuna. La cosa che mi rende perplesso è il fatto che nella sua menzione al personale vi è un appunto al quale non so darmi spiegazione e cioè; rimanere delusi da qualcuno che immagino stimava. Comunque il mio giudizio globale è buono! Detto questo le cose continuano a girare e girano male, oggi 2-10-2012 mancano all’appello 4 persone a tempo indeterminato per ragioni non comprensibili e ciò ha comportato il verificarsi di annullamento di raccolta della carta e del secco. L’azienda in questo caso cosa fa? Non era il caso di prolungare il periodo di lavoro a lei e ai suoi colleghi?
Cordiali saluti.
Bea, bella lettera mi piace!